La pandemia

Arriva il vaccino Novavax in Alto Adige: prenotazioni a partire da mezzanotte

Le prime 8.800 dosi verranno distribuite a partire da mercoledì 2 marzo: è il primo vaccino “classico” a base proteica e non a mRNA



BOLZANO. Le prime 8.800 dosi di Novavax, il nuovo farmaco ad alta efficacia contro le infezioni da coronavirus verranno distribuite in Alto Adige a partire da mercoledì 2 marzo.

Il Nuvaxovid, questo il nome del vaccino prodotto da Novavax, sarà disponibile in tutti gli hub vaccinali della Provincia a partire da mercoledì prossimo, 2 marzo. L’apertura delle prenotazioni, effettuabili sulla piattaforma Sanibook, avverrà a partire dalla mezzanotte di sabato, 26 febbraio.

Il ciclo di vaccinazione primaria per chi si sottopone all’inoculazione del nuovo farmaco – approvato dall’Aifa lo scorso 22 dicembre 2021 – è composto da due dosi a distanza di 21 giorni.

A differenza di Pfizer e Moderna, il Nuvaxovid, somministrabile unicamente alle persone dai 18 anni in su e non utilizzabile per i richiami, ha una composizione a base proteica e non a mRNA. Pertanto, è più simile ad altri vaccini “classici” adoperati ormai da molti anni per le infezioni virali, quali ad esempio l’epatite o la pertosse. Con gli altri farmaci a base di mRNA già in uso nella lotta al coronavirus ha però in comune la forte efficacia protettiva, che gli studi clinici hanno stimato a circa il 90%.

Secondo l'assessore provinciale alla Salute, Thomas Widmann, il nuovo vaccino può rilevarsi interessante per determinati gruppi di persone: «Il vaccino di Novavax è un supplemento a quelli già esistenti. Soprattutto per coloro che sono ancora indecisi, rappresenta una possibilità in più per farsi immunizzare. Anche se il numero di infezioni è in costante diminuzione, la vaccinazione rimane la migliore protezione contro i decorsi gravi della malattia».

Sulla stessa lunghezza d'onda Florian Zerzer, direttore generale dell’Azienda sanitaria: «La tecnologia utilizzata per la realizzazione di questo vaccino è nota da decenni e rappresenta l'ennesima opportunità verso coloro che non si sono ancora vaccinati». 













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