Agricoltura montana: esperti a confronto

Vadena. Grande partecipazione alla Scuola Professionale per l'agricoltura e l’economia domestica Salern al Forum sull’agricoltura montana. La conferenza, organizzata dal Centro di Sperimentazione di...



Vadena. Grande partecipazione alla Scuola Professionale per l'agricoltura e l’economia domestica Salern al Forum sull’agricoltura montana. La conferenza, organizzata dal Centro di Sperimentazione di Laimburg e dal Centro di Consulenza per l'Agricoltura Montana Bring, è l’incontro tradizionale tra esponenti della ricerca scientifica, della formazione e gli attori della pratica agricola.

Come salvaguardare la biodiversità.

Accanto alla protezione degli habitat ricchi di diversità biologica, è importante anche la loro reintegrazione nel paesaggio culturale e il loro restauro quando erosione e interventi infrastrutturali ne comportano il danneggiamento. A tal fine è necessario disporre di semi o piante autoctone per salvaguardare l’integrità genetica locale e introdurre comunità vegetali di alto valore ecologico in nuove aree. «Un metodo per la biodiversità dei prati è inerbire con specie selvatiche autoctone tutte le aree verdi extra-agricole, ad esempio gli argini stradali, le isole spartitraffico, le aree industriali dismesse e i parchi», spiega Bernhard Krautzer, responsabile del Dipartimento di Gestione della Vegetazione nell’arco alpino.

Il progetto Re-Cereal.

Il Forum di esperti in agricoltura montana è stato occasione per presentare i risultati preliminari nelle coltivazioni all’interno del progetto Re-Cereal da parte del Gruppo di lavoro Colture Arative e Piante Aromatiche del Centro di Sperimentazione Laimburg, guidato da Manuel Pramsohler. Re-Cereal è un progetto transfrontaliero finanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale e Interreg V-A Italia-Austria 2014-2020 e promosso dalla ditta altoatesina Dr. Schär in collaborazione con il Centro di Sperimentazione Laimburg, l’Università Udine e l’Università Innsbruck, nonché le imprese Kärntner Saatbau e Dr. Schär Austria.

Il cambiamento climatico e il grano saraceno.

Il grano saraceno pare essere la coltura arativa più adatta alle zone montane. Lo sviluppo della pianta dipende più dalle condizioni meteorologiche che dalle condizioni del terreno. . I dati raccolti dal Gruppo di lavoro Colture Arative e Piante Aromatiche del Centro Laimburg all’interno della sperimentazione per Re-Cereal mostrano grandi differenze di vari parametri agronomici, specialmente per quanto riguarda il tempo di sviluppo, la granulometria dei chicchi e la resa. “In generale, dagli studi è emerso che conviene ricorrere a varietà a crescita rapida, poiché le varietà a maturazione lenta portano a un aumentato rischio di infestazione fungine causate dal clima”, spiega il collaboratore di progetto Maximilian Morlacchi.













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