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All’ex depuratore di Salorno sorgerà un campo nomadi 

L’amministrazione comunale ha deciso di realizzare a breve un’area da destinare ai senza fissa dimora  Il sindaco ha dato l’annuncio durante l’ultimo consiglio: «È la sistemazione più idonea con le infrastrutture necessarie» 


Daniele Bebber


SALORNO. Adesso è ufficiale: il campo nomadi di Salorno si farà. L’annuncio durante l’ultima seduta del consiglio comunale. È stato però subito chiarito che non si sta parlando di nessuna opera faraonica, ma di una semplice area attrezzata, di circa 1.200 metri quadri, aperta esclusivamente alle famiglie di nomadi che, attualmente, sono residenti nell’abitato.

Il Comune aveva presentato richiesta di finanziamento, depositata all’ufficio provinciale competente, e alla fine di novembre sono arrivati i denari richiesti. Ora, dunque, ci sono i presupposti per dare il via all’intervento di messa a punto dello spazio in questione, previsto in buona parte nella zona dell’ex depuratore.

A dare la notizia, di cui già diversi cittadini residenti a Salorno vociferavano, è stato il sindaco Roland Lazzeri, durante l’ultimo civico consesso. «Politicamente siamo dell’idea, o del parere, che i progetti di integrazione che hanno previsto di inserire queste famiglie in case sociali non hanno portato i loro frutti: l’integrazione in quel senso non ha funzionato - ha dichiarato il primo cittadino -. E per tanto, siamo del parere che, sicuramente, in una zona ben definita, dove è possibile sistemare le roulotte e dove sono presenti tutte le infrastrutture necessarie, è la sistemazione più mirata per le loro aspettative».

A riassumere la vicenda è lo stesso sindaco Lazzeri. «Avevamo tre famiglie di nomadi. Sono entrate in un progetto sociale negli anni 90 e sono state inserite in case popolari - rivela il sindaco -. Dopo alcune vicissitudini, e una famiglia che nel frattempo è andata via, sentendo un po’ la loro opinione è emerso che si trovano meglio in un campeggio anziché in una casa». In altre parole è stata trovata l’intesa che ha portato a realizzare una zona ben definita e, com’è stato fortemente sottolineato, con un regolamento ben chiaro.

«Faremo un contratto con loro della durata di sei mesi, come ci ha proposto anche la Provincia, molto ristretto, dove loro dovranno comportarsi in un certo modo», conclude il sindaco Lazzeri, nel far poi presente che le bollette di luce, acqua e quant’altro saranno sul conto spese dei fruitori stessi.













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