Brigl, da 32 generazioni al «top» nel vino

Appiano. Due novità importanti in casa Brigl, una delle cantine vinicole in assoluto più rappresentative del panorama altoatesino. Innanzitutto c’è da registrare l’ingresso in azienda di Josef Anton...



Appiano. Due novità importanti in casa Brigl, una delle cantine vinicole in assoluto più rappresentative del panorama altoatesino. Innanzitutto c’è da registrare l’ingresso in azienda di Josef Anton Brigl, 23 anni, che dopo essersi laureato continuerà a studiare in Austria ma gestirà part-time anche l’azienda assieme al padre Josef, e in seconda battuta c’è da registrare anche il debutto del nuovo marchio. Per quanto concerne Brigl junior è davvero il caso di rimarcare che la cantina di San Michele è attiva nel settore da ben 32 generazioni. Una continuità importante, sinonimo, anche di qualità e innovazione al tempo stesso. L’altra novità di rilievo è rappresentata come detto dal logo: «Dopo le diverse innovazioni sul prodotto con le nuove bottiglie, etichette e imballaggi abbiamo sviluppato anche il nuovo logo: abbiamo deciso di girare l’anno di fondazione per dare l’idea di un riflesso del nostro passato. È come vedere appunto il nome Brigl in uno specchio d’acqua: appare l’anno che simboleggia la nostra lunga storia e tradizione. Le nostre radici sono profonde. La dinastia Brigl - spiega Josef Brigl senior - ha mantenuto la sua tradizione vitivinicola per 32 generazioni. Lavoriamo sodo per rendere orgogliosi i nostri antenati. Quando guardiamo indietro al 1309 siamo in grado di guardare al futuro di Brigl. È esattamente così che il nostro logo si è realizzato. Riflettendo semplicemente l’anno siamo stati in grado di combinare i numeri con il nome e creare come simbolo una “B” che sta per Brigl, appunto». Gli affari, dopo il Covid, sono ripresi bene. «Il vero problema, durante il virus, è stato trovare i corrieri per le consegne o i fornitori per gli imballaggi. Le richieste di vino, invece, non sono mai mancate».













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