Il raggiro dei tappeti Incastrati due truffatori 

Il caso. Richiesti circa 2000 euro per un servizio di pulizia e riparazione non eseguito I carabinieri denunciano due cittadini tedeschi. Verifiche per risalire a episodi analoghi



Appiano. Avevano pensato che la coppia di anziani avrebbe abboccato, sborsando quanto richiesto. Ma non avevano fatto i conti con l’intraprendenza di chi credevano di poter raggirare. La truffa dei tappeti è finita con due denunce.

Il fatto.

Nei giorni scorsi i carabinieri della stazione carabinieri di Appiano, al termine di osservazioni sul territorio e l’acquisizione di numerose informazioni e testimonianze, hanno denunciato in stato di libertà due cittadini tedeschi di 19 e 43 anni residenti a Bolzano, ritenuti responsabili di tentata truffa aggravata in concorso.

Questa la vicenda. Una coppia di pensionati di Appiano, data l’insistenza dei proprietari di una ditta di pulizie di Bolzano, specializzata nel trattamento di tappeti, consegnava tre tappeti orientali di ottima fattura, per farli pulire e riparare. Ma per il servizio veniva poi richiesta una somma, circa 2000 euro, fra l’altro senza il rilascio di alcuna ricevuta o bolla di consegna. I due anziani si sono però insospettiti, rivolgendosi ai carabinieri di Appiano. Hanno riferito le proprie perplessità e ogni elemento utile ad accertare i fatti e comprendere se si trattasse di una truffa o se la cifra fosse giustificata.

I militari hanno immediatamente organizzato un servizio per evitare che il reato venisse portato a compimento. Il giorno pattuito i carabinieri sono riusciti a identificare in maniera certa i due soggetti, e, subito dopo la consegna del denaro da parte delle vittime, hanno appurato che i tappeti non erano stati né lavati né riparati. Il compenso richiesto appariva quindi assolutamente inadeguato ed ingiustificato, oltre al fatto che, per la cifra già incassata, i due non avevano rilasciato alcun tipo di ricevuta, configurando quindi il tentato raggiro ai danni dei due anziani.

L’appello.

I due uomini sono stati deferiti all’autorità giudiziaria per il reato di tentata truffa e la somma loro consegnata è stata restituita alle vittime. «L’operazione dei militari, diretta dalla Procura, rappresenta la testimonianza tangibile dell’impegno profuso dall’istituzione per il contrasto a tali tipologie di reato, in danno delle fasce più “deboli” della popolazione», riporta una nota del Comando provinciale carabinieri.

Sono in corso ulteriori verifiche per comprendere se tale tecnica sia stata già usata in passato. Al fine di non incorrere in spiacevoli sorprese e di non cadere nei tranelli e raggiri di malintenzionati, i carabinieri ricordano che in situazioni dubbie è sempre bene allertare le forze dell’ordine.













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