Il re dei cimeli, custode  della storia di Egna 

La collezione di Karlheinz Kofler è un viaggio nella memoria del territorio  Francobolli ma anche cartoline, monete, etichette di bottiglie di vino


di Bruno Tonidandel


EGNA. Quasi sicuramente tutti noi – almeno quelli che hanno qualche manciata d’anni sul groppone – a partire dall’età scolare siamo stati avvolti dalla passione del collezionista. Chi infatti non ha passato ore e ore in soffitta, a catalogare e studiare francobolli italiani e stranieri, soprattutto quelli già usati e rintracciati su qualche busta sgualcita trovata magari fra le pagine di un libro? Poi, con il passare degli anni, è passata la passione è passata e si è preferito magari dedicarsi interamente a dare calci al pallone.

Non è andata così a Karlheinz Kofler, un 58enne di Egna, attualmente dipendente della cooperativa frutticoltori “Grufrut” di Bronzolo alla quale ha aderito recentemente il consorzio “Neufrucht” di Egna. Potremmo affermare che il signor Kofler pensava alle sue collezioni fin da quand’era in fasce. Sì, perché fin da piccolo, anziché giocare come facevano gli altri bambini, si appartava a catalogare, esaminare, studiare, confrontare e scambiare non solo francobolli, ma anche cartoline, monete, etichette di bottiglie di vino, buste affrancate che segnano la storia postale soprattutto di Egna, e si dedicava alla prefilatelia, vale a dire la ricerca di timbri e sigilli in uso prima dell’invenzione del francobollo.

Recentemente molti dei suoi reperti hanno fatto parte di un’interessante mostra dal titolo “Viaggio tra cantine e negozi di Egna nei documenti storici”. Questa rassegna era stata organizzata dal comitato comunale di educazione permanente di Egna, presieduto dall’assessora competente, la dottoressa Carla Nones, come corollario alla “Festa dei Portici” che si è svolta l’altro finesettimana. Purtroppo la mostra, che è stata visitata da molti appassionati di storia locale, è rimasta aperta praticamente solo poco più di due giorni. Avrebbe avuto ben più successo se fosse stata accessibile per più tempo e fuori dal contesto della kermesse di musica, folclore e bevute della “Festa dei Portici” con la quale l’esposizione aveva poco o nulla da spartire.

Nella sala del Centro Parrocchiale molti hanno potuto ammirare documenti storici che testimoniano la fervente attività lavorativa nella borgata della Bassa Atesina dalla fine del 1800 agli inizi del 1900. E diversi reperti, come lettere manoscritte, fatture, parte di contabilità e corrispondenza varia, appartengono a cantine e negozi di Egna che ormai non sono più in attività e di cui molti visitatori non avevano mai sentito parlare. Materiale quindi preziosissimo che rappresenta tracce di storia locale e che nel suo insieme costituisce un grande patrimonio in termini di memoria storica di Egna e del suo territorio.

Un plauso quindi al collezionista Karlheinz Kofler, custode di spezzoni di storia non solo di Egna ma anche di vari paesi della Bassa Atesina. «Sì – ci ha detto – del mio archivio fanno parte anche cartoline e documenti vari di altre borgate, come Magré e Laghetti. Non è stato facile venire in possesso di questi reperti, che vanno poi esaminati attentamente e catalogati. Non è quindi solo un passatempo, quello del collezionismo: mi impiega molte ore al giorno fuori dal mio lavoro. E pensare che ho anche quattro figli. Ma è la mia passione e lo faccio con grande piacere».













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