Itinerari musicali, il gran finale a Caldaro con il maestro Mur
EGNA. Un pubblico particolarmente attento ha preso parte al secondo appuntamento della rassegna «Itinerari musicali 2018» giunta alla sua decima edizione. A fare gli onori di casa, l’assessora alla...
EGNA. Un pubblico particolarmente attento ha preso parte al secondo appuntamento della rassegna «Itinerari musicali 2018» giunta alla sua decima edizione. A fare gli onori di casa, l’assessora alla cultura di Egna Carla Nones e il direttore artistico Antonio Lazari. Una serata all’insegna della musica, che ha voluto interpretare un periodo importante collocato agli albori del Novecento francese. Promossa dal Comitato comunale di educazione permanente, con il sostegno della Provincia, l’intera rassegna si distingue anche per i luoghi nei quali i concerti trovano collocazione: questa volta, la cornice storica del centro parrocchiale di Egna si è rivelata spazio ideale per l’ensemble «Trio Image», composto da Claudio Marinone al flauto, Ester Carturan alla viola e Antonio Ostuni all’arpa. Tutti e tre i musicisti possono fregiarsi di esperienze importanti, annoverano nel loro curricula menzioni varie, partecipazioni ad importanti rassegne e concorsi. Alle doti tecniche, i protagonisti della serata hanno saputo unire notevole sensibilità e capacità interpretativa nel presentare un repertorio di musica francese non facile: da Claude Debussy a Maurice Ravel per toccare pezzi di Jacques Ibert e Georges Bizet. Una breve incursione nella musica popolare latino-americana con un brano di grande impatto, il pezzo Submerged di Miguel Del Aguila, eseguito dal Trio in prima assoluta in Italia, ha chiuso un concerto decisamente coinvolgente. Per completare la terna di concerti prevista in rassegna nel primo periodo dell’anno, il direttore artistico, Antonio Lazari, ha pensato bene ad una chiusura solenne: la chiesa di Villa di Egna, nobile nelle architetture e magnifica per l’acustica ospiterà sabato 5 maggio alle ore 20.15 il Coro e l’Orchestra parrocchiale di Caldaro sotto la direzione del maestro Robert Mur. La locandina dell’evento recita per l’occasione, «La gloria di colui che tutto move».
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