Il caso

Laghetti: danni alle auto, ma non è colpa dei Krampus 

Diversi residenti dell’area attorno al campetto sportivo hanno denunciato raid vandalici. Christian Fonsi Zambaldi: «Individuati i colpevoli: sono 5 ragazzi già segnalati ai carabinieri» 



LAGHETTI. Poteva finire ai soliti insulti via social, la vicenda che ha visto protagonista un uomo residente a Laghetti che lunedì sera si è visto danneggiato il cofano della sua macchina.

L'uomo ha immediatamente postato la vicenda su un gruppo Facebook, indicando i Krampus che lunedì pomeriggio avevano effettuato il classico giro del paese quali responsabili di un gesto che gli sarebbe costato diverse centinaia di euro. Immediata la reazione via social di Christian Fonsi Zambaldi, tra l'altro amministratore del gruppo social e organizzatore da undici anni dell'evento “Arriva San Nicolò”.

E' proprio Zambaldi a raccontarci quanto accaduto. «Essendo amministratore del gruppo Facebook ma anche organizzatore della manifestazione con i Krampus, ovviamente mi sono immediatamente attivato, contattando il signore. In poco tempo ci siamo accorti che contemporaneamente al danneggiamento della sua auto, diversi residenti della zona attorno al campetto sportivo di Laghetti avevano subito danni alle loro proprietà. In particolare, una coppia ci aveva raccontato di avere trovato divelto il cancello del loro giardino. Quindi, proprio parlando con il signore ed altri residenti siamo risaliti ai nomi dei colpevoli, che ovviamente ora verranno segnalati e chiamati a rispondere delle loro azioni», racconta Zambaldi.

Si tratterebbe di un gruppo di cinque ragazzi, notati da diversi residenti, i quali avrebbero deciso di passare una serata in modo alternativo. Difficile infatti che tali azioni potessero essere ricondotte alla classica sfilata dei Krampus organizzata dalla Krampusverein.

«Ringrazio tutti per la partecipazione. Ringrazio anche il Krampusverein per la collaborazione, non essendo loro i veri colpevoli come inizialmente sospettato. Abbiamo identificato i responsabili e prenderemo posizione», la replica dell'uomo che ancora una volta pubblicamente spiega il quasi finale di questa vicenda. Si, perché il finale vero si consumerà una volta che ai colpevoli reali verrà imputato l'onere di risarcire i danni. J.M.













Altre notizie

Attualità