Rifiuti nei container Caritas «Situazione indecente» 

La delibera. Firmata l’intesa con la fondazione diocesana per spostarli al riciclaggio Il sindaco di Appiano: «Ormai ci trovavamo di tutto: questione di igiene e sicurezza»


Massimiliano Bona


Appiano. «La situazione, ormai, era diventata indecorosa e abbiamo dovuto intervenire con urgenza, anche per una questione di igiene, sicurezza e decoro»: a parlare è il sindaco di Appiano Wilfried Trettl che spiega i motivi per i quali i container dei vestititi della Caritas - un caso più unico che raro in provincia - sono stati spostati all’interno del centro di riciclaggio.

«Ci era stato chiesto - continua il primo cittadino - di lasciarli sul suolo pubblico in modo tale da consentire ai residenti di gettare vestiti e scarpe in buono stato per tutto l’arco delle 24 ore ma l’esperimento è miseramente fallito. E siamo tornati alle origini». Nel corso dell’ultima seduta di giunta è stato approvato pertanto l’accordo con la fondazione Caritas Diocesana per lo spostamento dei nuovi contenitori nel Centro di riciclaggio.

La raccolta: 2.500 tonnellate di vestiti l’anno.

Solo in provincia di Bolzano, la Caritas ogni anno riesce a raccogliere fino a circa 2.500 tonnellate di indumenti usati, biancheria da casa, scarpe e borse usate. «Quest’enorme quantità - spiega Caritas - supera di diverse volte il bisogno e la possibilità di riutilizzo locale. Grazie alla collaborazione con imprese serie che si occupano di riciclo, gli indumenti usati diventano allora una risorse preziosa: da una parte con la vendita dei tessili e delle scarpe si può finanziare il sostegno alle persone in stato di bisogno e, dall’altra, attraverso il riutilizzo degli indumenti usati, si risparmiano risorse naturali e si creano posti di lavoro in tutto il mondo». Gli indumenti usati si possono consegnare durante la grande raccolta della Caritas a novembre, oppure inserire negli appositi contenitori, che si trovano in quasi tutti i comuni dell'Alto Adige.













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