IL CASO

Salorno, arabo per gli italiani per favorire l’integrazione

L’iniziativa dell’associazione islamica. «Ce lo hanno chiesto molti residenti, forse partiremo già a settembre». Intanto domenica in zona artigianale oltre 100 musulmani si troveranno in Bassa per la «Festa del sacrificio»



SALORNO. Driss El Hajjaji è uno dei membri più attivi dell’associazione volontariato per l’integrazione e per domenica ha chiamato a raccolta tutti i musulmani della Bassa Atesina per celebrare degnamente la «Festa del sacrificio», che assieme a quella per la fine del Ramadan è una delle più importanti della comunità islamica. «Arriveranno almeno un centinaio di persone», racconta Driss. «La nostra comunità è tra le più numerose dell’Alto Adige. A Salorno gli stranieri sono poco più del 20 per cento e fra essi l’80 per cento circa è costituito da musulmani delle etnie più disparate: dai nordafricani agli asiatici passando per i vari Stati dell’ex Jugoslavia. Domenica abbiamo invitato anche il sindaco Roland Lazzeri e speriamo ci onori della sua presenza».

Il clima è migliorato molto. Rispetto a qualche anno fa, quando ci furono interminabili liti per la sede del centro di culto, il clima è cambiato ed è decisamente più positivo. Molte famiglie si sono integrate e soprattutto i figli, a scuola, parlano bene italiano e tedesco e sono parte integrante del tessuto sociale, anche nelle associazioni sportive. Il problema, semmai, resta la scarsa integrazione di molte donne che per i motivi più disparati restano a casa o frequentano solo parenti e connazionali, continuando ad avere importanti problemi di lingua. Anche per questo la giunta sta lavorando a diversi progetti per cercare di coinvolgerle il più possibile.

Molto attivo il Centro islamico della Bassa Atesina. «Rispetto a qualche anno fa -sorride Driss - anche la parte esterna ha un aspetto decisamente migliore. Stiamo organizzando molte cose in modo tale da coinvolgere più persone possibile. E non si tratta solo di musulmani. Si spazia dallo sport alle gite fino ai corsi di lingua, arabo compreso, per le nuove generazioni».

Gli italiani chiedono un corso di arabo. Venendo incontro alle richieste dei residenti l’Associazione islamica volontariato per l’integrazione si è mossa per organizzare un corso di arabo per italiani. «Ci stiamo lavorando attivamente da tempo e stiamo cercando un docente. Con un pizzico di fortuna potremmo già iniziare in settembre. A noi, naturalmente, fa piacere che a chiederlo siano stati proprio i nostri concittadini di Salorno. Il fatto che qualcuno possa conoscere la nostra lingua potrebbe essere un aiuto per qualcuno e un mezzo di integrazione. Le porte della nostra sede, domenica, saranno aperte a tutti e contiamo che all’invito rispondano in molti».













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antonella mattioli

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