Salorno, la Sky Run diventa un docu-film 

Sabato l’anteprima dell’opera che racconta l’impresa di Pellegrini e Rabensteiner lungo i confini



SALORNO. L’impresa di Jimmy Pellegrini e Alexander Rabensteiner diventa il docu-film “Life Spezial Sky Run”. E Salorno, punto di partenza e di arrivo del giro podistico lungo i confini dell’Alto Adige, si prepara a ospitare l’anteprima cinematografica: l’appuntamento è per sabato 8 alle 20 a palazzo della Signoria.

Originari rispettivamente di Laghetti e di Chiusa, Pellegrini e Rabensteiner sono reduci da un percorso che mai nessuno ha portato a termine, eccetto gli alpinisti Reinhold Messner e Hans Kammerlander (che però si fermarono lungo la strada per fare incontri e dibattiti, per un periodo totale di sei settimane). In appena dodici giorni i due atleti hanno corso e camminato per 770 chilometri, con 60mila metri totali di dislivello. Dal 15 al 26 agosto hanno attraversato i paesaggi della nostra provincia facendo fronte a condizioni meteorologiche avverse e alle difficoltà dei ghiacciai.

La spedizione era stabilmente completata dal fotografo e cameraman Fabian Dalpiaz, che insieme al nonno Pino Dalpiaz ha seguito in auto Rabensteiner e Pellegrini aiutandoli coi rifornimenti. Il 16enne Fabian, nel frattempo, ha accuratamente registrato i paesaggi naturali e le emozioni sui volti degli atleti: “Life Spezial Sky Run” è il frutto del suo lavoro insieme alla troupe della cooperativa di produzione Mediaart. Un documentario che restituisce anche ai profani della montagna estrema i panorami mozzafiato di un’impresa da record.

L’anteprima a Salorno, cui domenica seguirà la trasmissione su Rai Sender Bozen, è un modo per ringraziare gli abitanti dell’ospitalità e dell’accoglienza ricevute. Soprattutto all’arrivo, quando la piazza si è popolata di persone pronte a festeggiare Pellegrini e Rabensteiner. (s.m.)













Altre notizie

La città

La rinascita green della piazzetta Schgraffer a Bolzano è completata

L’assessora Chiara Rabini: «Il progetto prevedeva la creazione di un giardino con tavolini e alberi reinterpretato secondo la sua forma originale, tenendo conto di conservazione storica, flessibilità e adattamento climatico. Questo dare un luogo accogliente, verde e vivace alla comunità»

Attualità