Il caso

Salorno, proteste per la festa: «Schiamazzi e tanta sporcizia» 

Lamentele per l’evento dell'altra sera a Palazzo della Signoria: «Non è il luogo adatto per queste iniziative». Il sindaco Lazzeri: «Faceva parte del programma della fiera patronale, che è andata benissimo. Colpa dell’inciviltà»



SALORNO. C’è anche un audio, registrato dagli stessi promotori della dura protesta, che rende bene l’idea di ciò che vanno lamentando gli abitanti del centro storico. Una registrazione del livello sonoro raggiunto dalla festa - un evento enogastronomico, con tanto di djset, all’interno del Palazzo della Signoria, dunque in pieno centro storico di Salorno - organizzata nell’ambito degli eventi per la fiera patronale di San Giuseppe, che si è svolta domenica. Gli abitanti, oltre a infuriasi per l’eccessivo livello sonoro, hanno anche immortalato ciò che i festeggiamenti hanno lasciato, purtroppo, alla vista dei residenti il mattino seguente: «Macchie evidenti sui marciapiedi lasciate da chi ha scambiato i lampioni per orinatoi, bicchieri per la birra abbandonati in strada, e i residui degli eccessi dell’alcol, che tutti possono immaginare».

C’è stato anche chi ha chiamato i carabinieri per chiedere conto di quanto stava accadendo e per protestare in via ufficiale, tanto che una pattuglia è arrivata per un controllo. L’evento, regolarmente autorizzato, è andato avanti fino alle 22.30 ma gli abitanti della zona hanno cominciato a lamentarsi ben prima di questo orario. In realtà, più che sulla durata della manifestazione, le lamentele riguardano la scelta della location, troppo centrale e dunque poco adeguata a ospitare una festa del genere, anche se nel corso del pomeriggio - l’evento ha preso il via nella tarda mattinata - tutto si è svolto senza alcun problema e senza una sola lamentela da parte degli abitanti del centro storico.

«Non è una questione di scarsa tolleranza nei confronti di persone che, dopo due anni di limitazioni dovute alla pandemia, assaporano nuovamente il piacere dello stare assieme - una delle lamentele raccolte - ma più che altro una questione di buon senso e di educazione».

Che poi è ciò che pensa anche il sindaco di Salorno Roland Lazzeri: «A fare la differenza è sempre l’educazione delle persone e quando queste si comportano incivilmente allora nascono i problemi». Il primo cittadino si dice dispiaciuto dell’esito poco felice della festa, «perché per quanto concerne il resto delle manifestazioni legate alla fiera di San Giuseppe tutto è andato per il verso giusto, con tanta gente presente alla fiera, fra le bancarelle, complice anche la bella giornata di sole già primaverile. Ho effettuato un giro in tutto il paese, sono stato alla fiera e anche ad assistere alla partita di calcio dell’Usd Salorno e già che c’ero sono andato anche al luna park e devo dire che ho visto finalmente delle facce sorridenti, persone contente di poter tornare a vivere la normalità dopo anni di costrizioni, preoccupazioni e sofferenze».

Tra l’altro, anche nella vicina Magrè è stata organizzata una festa similare a quella di Salorno, allestita in centro storico, addirittura nel cortile del municipio, e in questo caso tutto è filato via liscio come l’olio, senza problemi e lamentele. «Appunto - conclude Lazzeri - dipende tutto da come si comportano le persone». GL.M.













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