cantina sociale nalles-magré 

Schwarz lascia dopo ben 27 anni 

Il suo Pinot bianco Sirmian premiato per 10 anni dal Gambero Rosso


di Bruno Tonidandel


MAGRÉ. Dopo 27 anni al timone della cantina sociale “Nalles-Magré” e altri 12 come consigliere, Walter Schwarz, ha salutato la compagnia per dedicarsi ai suoi vigneti. «Per il prossimo mandato – ci ha detto l’agricoltore di Magré – non ho voluto più ricandidarmi e l’altro giorno all’assemblea generale dei 135 soci, ho manifestato appunto l’intenzione di rinunciare a tutte le cariche sociali. Mi hanno fatto una festa, mi hanno ringraziato per il lavoro svolto e questo mi ha fatto piacere perché l’impegno è stato tanto, emi sono anche commosso. Ora mi dedicherò di più alle mie viti e farò il nonno». Walter Schwarz ha fatto la storia della “Nalles-Magré”, nata nel 1985 un po’ in sordina, dalla fusione delle due aziende vinicole della Bassa Atesina e dell’Oltradige, ed ora diventata una delle cantinepiù titolate. Tanto per fare un esempio, il suo Pinot bianco Sirmian per dieci anni consecutivi ha ottenuto il massimo riconoscimento dei tre bicchieri del “Gambero Rosso”, la bibbia dei vini. Ma sono considerati eccellenti anche il Pinot bianco Penon, il Passito Baroness della linea Baron Salvadori, il Chardonnai Baron Salvadori, il Pinot grigio Punggl, ma anche, fra i rossi, la Schiava Galea, il Cabernet Levad e il Merlot Lafot. L’impulso maggiore si è avuto con la costruzione della nuova sede della cantina a Nalles, nel 2010, considerato che a Magré era impossibile l’ampliamento della struttura che sorge sulla piazza principale e a ridosso del rio Favogna. Fra pochi mesi poi, sempre nel paese dell’Oltradige, accanto alla nuova sede sorgeranno un’altra ala di cantina, nuovi uffici e una sala degustazione. Attualmente l’azienda di Nalles commercializza mediamente ogni anno un milione di bottiglie sette/decimi che vanno a rallegrare estimatori di oltre 30 Paesi del mondo, anche se i mercati maggiori sono quelli italiano, con Alto Adige in primis e tedesco. «Purtroppo quest’anno – ci ha detto Walter Schwarz – abbiamo avuto un calo di produzione nei vigneti del 25% per colpa del freddo invernale, delle brinate primaverili e della violenta grandinata di agosto. Ma, grazie al grande impegno dei nostri soci, in cantina non è entrato nemmeno un chicco di uva lesionata o guasta e di conseguenza l’annata 2017 è da considerare buona nonostante le avversità atmosferiche». «L’impegno maggiore – ci ha svelato l’ormai ex presidente – è stato durante i miei primi anni di carica quando siamo stati costretti ad un grande mutamento di rotta, passando dalla Schiava, varietà dominante fino agli anni Novanta, ai vini bianchi». Nel nuovo «team», oltre alla conferma del cantiniere Harald Schgraffl, e del direttore vendite Gottfried Pollinger, alla carica di presidente, al posto di Walter Schwarz, è stato eletto Kurt Wolfensberger, mentre è stato riconfermato il vice Max Pollinger. Il consiglio direttivo è formato da Arno Puntscher, Robert Cassar, Helmuth Goller (nuovo), Hansjoerg Mayr (nuovo), Rupert Mayr, Erwin Girardi dell’area Magré e da Hansjoerg Erschbaumer, Ussi Busetti e Roman Knoll di Nalles.













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