Seconde case, più affitti dopo la stangata 

Appiano: il consiglio comunale ha deciso di mitigare il provvedimento ma per chi li lascia vuoti l’aliquota è dell’1,4 %


di Massimiliano Bona


APPIANO. «Da quando abbiamo applicato la maggiorazione Imi sugli alloggi sfitti le locazioni sono aumentate in modo significativo: è stato un successo pieno che ha contribuito a far ripartire il mercato»: l’assessore comunale Roland Faller si dice particolarmente soddisfatto anche perché nel maggior Comune dell’Oltradige da anni si registra una penuria di alloggi. Il consiglio comunale è tornato ad occuparsi nei giorni scorsi della questione per cercare in qualche modo di mitigare il provvedimento, da qualcuno ritenuto eccessivo: fino allo scorso anno bastavano sei mesi per far scattare la maggiorazione, adesso i proprietari di seconde case ne avranno dodici. C’è un altro modo per aggirare la “stangata”: affittare l’alloggio a titolo gratuito a parenti ed affini entro il secondo grado (aliquota ridotta a 0,3), a patto che nell’appartamento venga stabilita la residenza. «Il presupposto per la non applicazione - si legge nel regolamento varato dal Comune di Appiano - della maggiorazione d’imposta è la presentazione di una dichiarazione sostitutiva ai sensi dell'articolo 6, comma 1 del regolamento». Sono esenti anche le seconde case utilizzate dai figli o dal coniuge del proprietario per motivi di lavoro o di studio, ma anche le abitazioni in possesso di datori di lavoro messe a disposizione dei dipendenti degli stessi come prestazione salariale accessoria (i cosiddetti fringe benefit, voce addizionale della retribuzione spesso esente da imposta). Sono soggetti, invece, ad un’aliquota maggiorata rispetto all'aliquota agevolata dello 0,2 per mille i fabbricati utilizzati prevalentemente per attività di affitto di camere e appartamenti per ferie e fabbricati ad uso agritur e le relative pertinenze».













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