Appiano

Via Belvedere, arriva l’esposto firmato da 28 residenti 

La contestata variazione al Puc a Cornaiano. Sulla nuova zona residenziale c’era stato il «no» della commissione provinciale e dell’Ufficio pianificazione paesaggistica. «Non bastano 4 case per prevedere una zona residenziale»



APPIANO. Doppia impugnazione per la delibera n.30 del 25 febbraio scorso con la quale il Comune di Appiano ha dato il via libera alla realizzazione di una nuova area residenziale di completamento in zona via Belvedere, dopo che era già arrivato il parere negativo della Commissione provinciale il 27 gennaio scorso e dell'Ufficio Pianificazione paesaggistica il 3 novembre 2020. Il nodo del contendere è la variante al Puc già contestata da Pro Eppan/Appiano che però con i voti di Svp, Appiano Unita e Bürgerliste Eppan è stata approvata, trasformando così una serie di parcelle fondiarie di via Belvedere da verde agricolo a strada comunale e zona residenziale di completamento.

Quindi, la prima delle due opposizioni porta la firma di 28 residenti di Appiano/Cornaiano che, rivolgendosi alla Provincia e al Tribunale, sollevano alcune questioni relative alla contestata delibera. In primo luogo, nell'esposto si rilevano delle anomalie in merito a una parcella fantasma di terreno che non appare nella tabella che mostra la nuova cubatura che verrò assegnata ai diversi lotti.

Si legge nell'esposto: «Poiché, quando c'è un contrasto tra il testo e i documenti grafici, il testo generalmente ha la precedenza, il sospetto suggerisce che qui non c'è un semplice errore materiale». Sempre dai documenti di pianificazione, si nota che negli edifici di nuova realizzazione circa il 10 per cento della superficie sarebbe classificata come terreno agricolo. «In questo modo, si suppone che nel progetto approvato siano state inserite in modo del tutto sorprendente e insolito delle stanze dichiarate come agricole», aggiungono i ricorrenti.

«È anche sorprendente che i documenti tecnici per la modifica del Puc siano stati preparati dallo stesso esperto nominato dall’amministrazione provinciale nella Commissione edilizia. Come esperto della Commissione edilizia, avrebbe dovuto rappresentare anche le preoccupazioni della popolazione circa la protezione del paesaggio», si legge ancora nella delibera. Infine, nell'esposto dei cittadini si solleva una valutazione di merito, in quanto gli stessi considerano la nuova zona residenziale che con la variazione del Puc verrebbe a crearsi una: «zona lontana dal centro edificato del paese e per questo rappresenta un’espansione urbana. Quindi, lo sviluppo residenziale in questa zona dominata dall'agricoltura non è giustificabile in termini di pianificazione paesaggistica e spaziale. Il raggruppamento di pochi edifici non dà automaticamente il diritto di designare una zona come edificabile.

Questo potrebbe creare un possibile precedente: se ci sono quattro case da qualche parte nel verde agricolo, qualcuno potrebbe chiedere una simile variazione al Puc per completamento della zona residenziale», conclude l’esposto. Della stessa opinione anche il gruppo consiliare di Pro Eppan/Appiano che a sua volta ha provveduto ad indirizzare un ricorso al Comune stesso per una serie di questioni, non ultima una presunta difformità tra quanto nel corso della seduta del 25 febbraio era stato votato e quanto poi apparso nel verbale del Consiglio comunale. «In consiglio c'era stata una discussione sulla variazione al Puc presentata dall'Amministrazione comunale.

In particolare, la giustificazione addotta dall'amministrazione stessa per discostarsi dalle perizie degli uffici comunali e provinciali responsabili è stata solo brevemente spiegata oralmente. Con notevole stupore abbiamo poi dovuto constatare che la giustificazione della suddetta variazione al Puc inserita per iscritto nella delibera del Consiglio comunale ed esposta nella bacheca ufficiale, non corrisponde completamente a quella che è stata presentata nel corso della seduta. Infatti, il punto a) della risoluzione contiene spiegazioni e informazioni che non sono state presentate in questa forma durante la seduta del Consiglio comunale e quindi non facevano parte della risoluzione votata e adottata. In altre parole, il punto a) della risoluzione scritta in questa forma non corrisponde quindi a quanto effettivamente trattato nel corso della discussione che poi ha portato all'approvazione della variazione al Puc», si legge nel ricorso.

Sulla questione, interviene anche il consigliere Felix Von Wohlgemuth di Pro Eppan/Appiano, che dichiara di non vedere alcun interesse pubblico nella trasformazione di una zona agricola remota rispetto al centro del paese dove sono presenti soli quattro caseggiati in zona residenziale che a quel punto darebbe il via a una possibile speculazione edilizia. «Se procediamo su questa strada, diamo il via a centinaia di cittadini di Appiano che si trovano nella stessa situazione», spiega il consigliere Von Wohlgemuth.













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