bilinguismo

Bessone: «La scuola italiana non è quella di serie B che accoglie tutti»

L’assessore leghista: «Limitazioni per l'accesso alle scuole tedesche? Ogni gruppo linguistico deve farsi carico della situazione»

ACHAMMER. Corsi e colloqui per i genitori prima dell’iscrizione a scuola



BOLZANO. «Da rappresentante politico del gruppo linguistico italiano non posso accettare che il partito di maggioranza tuteli il proprio gruppo linguistico e la propria scuola, a discapito della scuola e del gruppo linguistico italiano». Lo afferma l'assessore provinciale Massimo Bessone della Lega in merito al dibattito su possibili limitazioni per l'accesso alle scuole tedesche.

«Perché la scuola italiana non può essere il contenitore di 'serie B' che accoglie tutti i ragazzi rifiutati dalla scuola tedesca", aggiunge l’assessore. "Proviamo ad immaginare che questa decisione venga presa anche dalla scuola italiana. Un bambino o ragazzo, dopo essere stato 'scartato' dalla scuola tedesca, chieda di iscriversi alla scuola italiana, ma venga invogliato o persuaso a non frequentare anche la scuola italiana perché non in grado di parlare bene la lingua di Dante, quale scelta avrebbe? Non andare più a scuola? Gli neghiamo il diritto allo studio ed all'istruzione?».

Secondo Bessone, «il partito di raccolta sudtirolese non può nelle parole accoglierli tutti, ma nei fatti costringere l'altro gruppo linguistico ad accoglierli e gestirli. Ogni gruppo linguistico deve farsi carico della situazione emergenziale migratoria e chi vive in Alto Adige deve essere libero di frequentare la scuola che desidera». «Piuttosto, cambiamo la scuola, offriamo la possibilità di iscrivere bambini e ragazzi ad una scuola plurilingue. Basta con i litigi etnico linguistici, guardiamo al futuro e scriviamo una nuova pagina di storia per la nostra provincia», conclude l'assessore. 













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