È “Fase 3”: via la mascherina  Palestre e bus, basta restrizioni 

La Provincia. Svolta sulle regole per la vita quotidiana: all’aperto e al chiuso protezioni solo a distanza di un metro Riaprono le saune, accesso contemporaneo solo a conviventi. Sì a spogliatoi e docce ma con presenze limitate



Bolzano. Cadono tutte le restrizioni da pandemia o quasi. La giunta provinciale ha deciso ieri una modifica radicale delle regole. Per i cittadini è più semplice dire cosa resta come dovere: indossare una mascherina quando la distanza all’aperto o al chiuso è al di sotto di un metro (non più due metri). Restano invece una serie di misure di prevenzione per i titolari di attività, ma anche su questo sono arrivate numerose novità, dalle fiere al settore palestre-wellness. Così la giunta ha modificato l’Allegato A della legge 4/20: regole in vigore da oggi.

Le mascherine

Alla luce dello sviluppo epidemiologico positivo, ha spiegato ieri il presidente Arno Kompatscher, «in accordo con l’Azienda sanitaria», ha stabilito di revocare l'obbligo generale di mascherina in tutte le circostanze, salvo che a una distanza interpersonale inferiore a 1 metro. «Resta il nostro appello alla cittadinanza a osservare un comportamento responsabile», così Kompatscher, «In tutte le situazioni dove è probabile che si creino aggregazioni di persone, o dove c’è la concreta possibilità di incrociare persone senza poter mantenere la distanza interpersonale di un metro, permane l’obbligo di indossare una protezione delle vie respiratorie». La medesima regola vale anche per tutte le stanze chiuse e, aggiunge, l'attività sportiva (finora la distanza da rispettare era di 3 metri). Ciò vale anche per le attività economiche generiche, mentre per i servizi sanitari o quelle in cui la distanza tra addetto e cliente sia inferiore a un metro per un prolungato periodo di tempo il primo è tenuto a indossare anche una visiera protettiva, il secondo una mascherina. La regola di 1/10 (una persona per 10 mq) si applica solo nel caso di superfici superiori a 50 mq.

Auto e trasporti

In auto tutti gli occupanti – tranne se conviventi – devono indossare una copertura delle vie respiratorie. A questa condizione la distanza minima di 1 metro può essere ridotta per viaggi sul territorio provinciale. In pratica questo significa che tutti i posti del veicolo possono essere occupati da passeggeri anche non conviventi. Sui mezzi del trasporto pubblico continua a essere obbligatorio indossare la mascherina. Viene però revocata la limitazione della capacità dei mezzi sin qui in vigore (finora si potevano occupare il 60% dei posti nei bus e i 2/3 dei posti nelle funivie). Passeggeri che siedono uno di fronte all’altro devono mantenere un metro di distanza fra loro. Si può ridurre questa distanza quando i passeggeri siedono uno accanto all'altro. Un posto tra ogni ospite rimane comunque libero, eccetto tra i membri dello stesso nucleo familiare.

Strutture ricettive

Esercizi ricettivi alberghieri, extralberghieri, agriturismi, appartamenti ammobiliati e rifugi alpini applicano la regola di 1/10: ciascun ospite deve avere a disposizione 10 metri quadrati di spazio. Prima e dopo la lettura dei giornali o l'uso di giochi in scatola (come le carte) è obbligatoria la disinfezione delle mani. Nel rispetto del distanziamento interpersonale di 1 metro, i rifugi alpini devono in ogni caso offrire alloggio e protezione agli escursionisti in caso di pericolo, con un protocollo ad hoc. Norme ancora più stringenti sono previste nel caso di «Covid Protected Area», come il controllo giornaliero della temperatura e test settimanali per i dipendenti e controllo degli ospiti.

Palestre, piscine e saune

Un'altra novità riguarda la possibilità di riaprire piscine coperte, di riaprire e di utilizzare spogliatoi e docce in palestre, alberghi e strutture ricettive, centri benessere e termali, previo rispetto di tutte le norme generali di precauzione, della pulizia, dell'aerazione naturale e di un adeguato ricambio d'aria negli ambienti. Le stesse regole valgono anche per spogliatoi e docce di associazioni sportive, che sono autorizzate a organizzare attività di gruppo – non gioco di squadra – all'aperto e riprendere anche le attività al chiuso. Negli spogliatoi vanno coperti naso e bocca, mantenendo 1 metro di distanza. In questi ambienti non possono trovarsi più del doppio del numero di docce presenti. Gli armadi vanno disinfettati ad ogni utilizzo o in alternativa i clienti vanno dotati di sacchetti di plastica monouso per riporre abiti e calzature. Per le docce di piscine pubbliche vale la regola di 1/10. Va registrata la presenza delle persone e la registrazione conservata per 30 giorni. Autorizzata la riapertura anche per saune e bagni di vapore con temperature superiori a 60 gradi, ma vanno utilizzati solo singolarmente o da persone dello stesso nucleo familiare convivente. Il gestore della struttura deve registrare la presenza delle persone. Regole per laghi balneabili e stagni naturali

Regole specifiche sono fissate anche per le piscine coperte di impianti termali, per l'accesso ai laghi balneabili e stagni naturali. Per motivi sanitari è previsto l'uso di uno specifico quantitativo di cloro. Quando si trovano in acqua le persone devono rispettare la distanza interpersonale di almeno

Soggiorni giovanili e teatri

Via libera anche alle settimane di vacanze estive con i giovani, compresi i pernottamenti nelle case di villeggiatura e campeggi: il numero dei partecipanti è limitato a un terzo e la partecipazione è subordinata fra l'altro all'esibizione di un test Pcr (tampone) certificato negativo vecchio non più di quattro giorni. I partecipanti non devono avere contatti con esterni per tutta la durata del soggiorno.

Una deroga importante alle misure di distanziamento interpersonale viene concessa fra attori e componenti di gruppi teatrali per lo svolgimento di prove e spettacoli, previo il rispetto di misure precauzionali alternative quali ad esempio l'utilizzo di una visiera per le prove di discorso e canto a distanze inferiori di 2 metri e il controllo quotidiano della temperatura di tutti gli attori.

Alle attività formative autorizzate sinora si aggiungono anche quelle aziendali interne, che devono avvenire però su prenotazione e nel rispetto delle prescrizioni di sicurezza, come nel caso delle esercitazioni della Protezione civile. Lo stesso vale per le attività di bande e cori.

Riaprono le fiere

L'Allegato A modificato ieri dalla giunta recepisce anche le norme contenute nell'ordinanza presidenziale del 6 giugno in materia di manifestazioni pubbliche. Fiere ed esposizioni possono riprendere.

Valgono le regole di limitazione dell’accesso di 1/10 e della distanza interpersonale. Ai visitatori e al personale viene misurata la temperatura all’ingresso.

Ippodromi e associazioni sport

Per le corse ippiche e gli ippodromi si applicano i protocolli specifici nazionali. Alle attività autorizzate si aggiungono ora anche tutti gli sport all’aria aperta inclusi quelli gestiti e organizzati da associazioni sportive. La distanza da rispettare è comunque di un metro.

Assistenza ai minori

La distanza di un metro varrà da oggi anche per l'assistenza all'infanzia. Dovunque finora erano prescritte mascherine FFP2 (ad esempio per le educatrici) d'ora in poi sarà sufficiente la mascherina chirurgica.

La responsabilità

Insomma, inizia una ulteriore, consistente fase di allontanamento dalle misure più restrittive introdotte per ridurre i contagi. «L'Alto Adige ha garantito riaperture, ripresa di attività economiche e maggiori libertà di movimento prima che nel resto d'Italia. Ora muoviamo un nuovo passo verso la libertà ed è quindi decisivo continuare a rispettare le nuove regole così come abbiamo fatto con quelle in vigore precedentemente: 1 metro tra le persone e mascherina sotto questa distanza» è l’appello di Kompatscher.

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