A Bolzano il caffè più “salato” d’Italia 

I dati di Fipe Confcommercio. Nel capoluogo altoatesino una tazzina costa mediamente un euro e 14 centesimi Sul podio anche Trento (1,12 euro ), Bologna e Modena (1,11 euro). A Catanzaro il prezzo più basso con 80 centesimi  



Bolzano. Il caffè? «Se potete, verrebbe da dire – non bevetelo a Bolzano». Non perché qui non sia buono, intendiamoci, ma perché è il più “salato” d’Italia. E lo sanno bene i turisti che, arrivati da altre località italiane, spesso guardano allibiti lo scontrino rilasciato nei bar del centro storico. In città, infatti, i prezzi variano di molro e oscillano tra 1,50 e 1,70, arrivando fino ai 2,20 al tavolo, in qualche locale storico. Per trovare prezzi più bassi, che scendono addirittura fino a un euro tondo tondo, è necessario allontanarsi dalla zona più turistica del capoluogo, andando a sorseggiare un buon caffè in qualche bar nei quartieri di Don Bosco o a Oltrisarco. Ma a dire quanto costosa sia la tazzina bolzanina lo “ufficialmente” stavolta è un’elaborazione di Fipe Confcommercio su dati Istat relativi a ottobre 2019, da cui si evince che una tazza dell’aromatica bevanda, nel capoluogo altoatesino, costa mediamente un euro e 14 centesimi. Cifra che consente a Bolzano di conquistare l’assai poco primo posto nella classifica dei capoluoghi con l’espresso più caro. Seguono la vicina Trento, dove la media è di 1,12 euro, Bologna e Modena, dove, per entrambe, ci vogliono 1,11 euro. Il caffè più economico, invece, si può bere a Catanzaro con soli 80 centesimi mentre altre più convenienti tazzine, sotto i 90 centesimi, si trovano a Bari, Cosenza, Messina, Napoli, Reggio Calabria e Siracusa. Una diversità di costi che, ovviamente, non può certo essere imputata ad una ipotetica avidità dei commercianti del nord. Occorre tener conto, infatti, che, uno studio condotto dall’Unione Nazionale Consumatori, Bolzano è anche il capoluogo di più caro d’Italia, proprio davanti a Modena. Con tutti i costi annessi e connessi che gravano su chiunque gestisca un’attività commerciale, quindi, in qualsiasi settore merceologico. Soprattutto - inutile dirlo – per le attività del centro storico cittadino. Nel 2019, infatti, nella nostra città, l’inflazione media record dell’1,3% produce per una famiglia tipo una stangata pari a 392 euro su base annua. La distanza di Bolzano dalle città in cui la vita è più economica (fatta salva Bari, che è tra i capoluoghi più cari d’Italia è in terza posizione, ma mantiene il prezzo della tazzina sotto i 90 centesimi) insomma, va ben oltre il costo del caffè ed è davvero grande.

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