A Casanova Boivin balla con l’escavatore

Centinaia di persone a Casanova per la performace dell’artista francese



BOLZANO. Successo per lo travagante duetto tra un danzatore e una macchina escavatrice, firmato dal francese Dominique Boivin per la sua compagnia Beau Geste: Transports Exceptionnels. Coreografo per tanti versi difficile da classificare, non solo per la poetica, ma anche per la versatilità di progetti realizzati, Dominique Boivin è ideatore di performance singolari che spaziano nell’ambito della danza contemporanea, della moda, del cabaret, delle conferenze-danzate, dello spettacolo di strada.

Il progetto “mobile” ha incassato successi in tutto il mondo e che ha sfiorato già le 600 repliche in 40 diversi Paesi del mondo. Probabilmente una rêverie d’infanzia, il sogno di avere tutta per sé una vera escavatrice, ha spinto Dominique Boivin a comporre questa pièce che mette a confronto un “gigante pericoloso” (l’escavatrice) con un “piccolo” corpo (quello del danzatore Philippe Priasso). Ferro e carne si contrappongono, il grande al piccolo, la potenza alla fragilità.

Gli opposti danzano, chi a terra, chi staccandosi da terra. La metafora c’è: come si fa staccarsi da terra? Come passare dallo stato solito quello gassoso? Come perdere peso, forma, essenza, sollevandosi verso il cielo? E’ quello che capita a ognuno di noi salendo su un aereo, solo che non ci facciamo più caso. Tutti i movimenti creati in questa coreografia, tra la macchina e l’uomo, rilanciano il tema di questa possibilità idealizzata in modo lirico, elegiaco e addirittura cortese. C’è anche tutta la storia dell’uomo e della tecnica, colui che mette il mondo in un cantiere, tra i movimenti di estrazione e di costruzione, in cui l’uomo si confronta con la terra e con i materiali che lui utilizza per costruire. Francese, sessant’anni, Dominique Boivin ha iniziato la sua formazione come ballerino classico con Carolyn Carlson.

Nel 1980 è partito per New York per ballare con Merce Cunningham e l’anno dopo, tornato di nuovo in Francia, ha fondato la sua compagnia, Beau Geste. Uno dei suoi più grandi successo fu il solo La Danse, una sorta di storia della danza vista attraverso i suoi coreografi più importanti, da Pina Bausch a Merce Cunningham.













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