A Santo Stefano, resteranno aperti solo tre supermarket

La Cgil: «Ma si sono mosse alcune grandi catene del centro» Al Twenty aperti il 25 e il 26 solamente cinema e ristoranti


di Massimiliano Bona


BOLZANO. Parziale dietrofront sull'apertura dei supermercati a Santo Stefano. La decisione iniziale di Aspiag, che prevedeva di aprire almeno sette supermercati nel capoluogo è stata rivista al ribasso, nel senso che resteranno aperti «oltre ai supermercati nelle zone turistiche, come è sempre avvenuto, solamente tre punti vendita strategici». La notizia è stata accolta con grande soddisfazione dalla rappresentanza sindacale interna all'azienda, che nelle scorse settimane aveva fatto trapelare il disappunto di molti lavoratori.

La scelta, alla fine, dovrebbe cadere sull'Eurospar di via Museo, sull'Eurospar di via Roma e probabilmente anche sull'Interspar di via Buozzi. Resteranno chiusi, invece, rispetto all’elenco inizialmente fornito ai dipendenti dei vari punti vendita l'Eurospar di via Resia, il Despar di via Bottai, il piccolo Despar di via Museo e anche il Despar di via della Rena (era stata paventata un’apertura parziale). Manca, come detto, al momento un elenco ufficiale, anche se il direttore regionale di Aspiag Robert Hillebrand conferma il principio. «Quella fornita inizialmente ai punti vendita era solo una bozza di lavoro, mentre adesso abbiamo focalizzato la nostra attenzione sui punti di vendita strategici. Secondo noi, in ogni caso, la città a Santo Stefano sarà piena di turisti e ci sembra giusto fornire un servizio all'altezza».

Giovanni Podini del Twenty spiega, invece, per quale ragione i negozi del centro commerciale di via Galilei resteranno chiusi sia a Natale che a Santo Stefano. «Dopo un mese di lavoro particolarmente intenso, come quello di dicembre, ritengo giusto che i dipendenti dei vari store trascorrano le vacanze assieme alle loro famiglie. So che ci sono state discussioni, anche accese, sull’argomento ma noi abbiamo optato per una linea ben precisa e comune a tutti».

Al Twenty, come spiega il direttore del megastore Alessandro Artolozzi, resteranno aperti sia a Natale che a Santo Stefano «solamente il cinema e i ristoranti, mentre gli altri piani saranno chiusi».

Sono stati resi noti, tra l’altro, proprio ieri gli orari della multisala e della ristorazione. «I ristoranti da lunedì a mercoledì faranno servizio fino alle 23 e da giovedì a domenica fino a mezzanotte». Sull’argomento è intervenuto ieri anche il segretario provinciale della Filcams-Cgil Maurizio Surian, che ritiene il parziale dietrofront di Aspiag ancora insufficiente. «Noi saremo contenti - prosegue Surian - solo quando tutti i punti vendita resteranno chiusi. Prendiamo atto di questo cambio di rotta, ma lo riteniamo insufficiente». Nel frattempo ai sindacati si sono presentate le commesse di alcune grandi catene del centro storico, i cui titolari hanno manifestato l’intenzione di restare aperti a Santo Stefano. «Sono venute da noi per informarsi - prosegue Surian - e per conoscere i loro diritti. C’è qualcuno che vuole forzare la mano e il nostro dovere, come sindacati del commercio, è quello di tenere ben alta la guardia».

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