Abusa per anni dei fondi assistenziali: restituirà 33 mila euro

Merano: per cinque anni ha continuato a percepire indebitamente le sovvenzioni del servizio assistenza economica del Burgraviato. Ora  sarà costretta a restituire tutto



MERANO. Per cinque anni ha continuato a percepire indebitamente le sovvenzioni del servizio assistenza economica del Burgraviato. Ora una signora meranese sarà costretta a restituire la bellezza di 33 mila euro. Dopo due tentativi bonari andati a vuoto, ora il Burgraviato ha deciso di passare alle maniere forti e di procedere alla riscossione coattiva affidando all'ex esattoria, oggi Equitalia, l'incarico di recupero del credito. Oltre ai 33 mila euro la beneficiaria degli aiuti pubblici del Burgraviato ora dovrà restituire anche gli interessi di mora maturati in questi cinque anni. E rischia anche un procedimento penale.

La scoperta delle sovvenzioni indebitamente incassate è emersa nel corso di una serie di controlli effettuati dal Burgraviato, in particolare concentratisi sull'autocertificazione presentata dalla donna in merito alla sua situazione economica e patrimoniale. Al termine dei controlli è emerso che nelle domande la signora ha omesso di dichiarare che negli anni dal 2005 al 2010 aveva continuato a percepire la retribuzione, anche se ridotta per malattia, e soprattutto che dal mese di novembre del 2008 percepiva l'assegno di cura provinciale.

Il ricalcolo della situazione economica della utente del distretto sociale meranese ha fatto emergere come la donna non avesse diritto per tutto il periodo dei cinque anni all'intera prestazione, ovvero alla integrazione del reddito minimo d'inserimento e al contributo per le spese di affitto e accessorie. La cifra che la donna dovrà restituire al Burgraviato è stata calcolata in 32.719 euro. Ma questa cifra non sarà tutto, visto che dovranno essere anche calcolati gli interessi di mora e le spese per la riscossione coattiva.

Quello della donna meranese non è purtroppo un caso isolato. Lo scorso anno, e anche in questo mese di gennaio, sono diverse le pratiche che l'ufficio finanziario del comprensorio ha istruito per combattere il malcostume dei falsi bisognosi. Sono infatti state avviate, ad esempio solo in questi primi giorni di gennaio, altre quattro ingiunzioni di recupero coattivo di somme indebitamente assegnate. In un caso si tratta di 1.300 euro ottenuti nel 2007 da un uomo per far fronte a prestazioni dentistiche, in un altro di 61 euro da rimborsare per aver omesso di comunicare al Burgraviato la percezione nel giugno 2009 di un sussidio di disoccupazione, in un ulteriore 497 euro per prestazioni di affitto, dopo che l'Ipes aveva provveduto ad abbassare il canone di locazione, senza che il beneficiario si sia curato di girare questa informazione migliorativa al comprensorio.

Un ultimo caso riguarda un contributo ottenuto da una donna per far fronte alla cauzione di 1.260 euro al momento dell'ingresso in un alloggio in affitto. Uscita dall'appartamento la donna non ha restituito al Burgraviato la cauzione, nonostante si fosse impegnata a restituirla con rate mensili.

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