Achammer recluta la Garante per l’infanzia

Vera Nicolussi Leck a capo del dipartimento cultura e integrazione: «È una sfida stimolante»



BOLZANO. «Ammetto di aver passato alcune notti insonni, perché il ruolo di Garante per l’Infanzia e l’adolescenza mi ha regalato davvero parecchie soddisfazioni, ma alla fine ho deciso di accettare la proposta del neo assessore alla cultura, alla scuola e all’integrazione»: Vera Nicolussi Leck, pusterese di 37 anni ma con una nutrita schiera di parenti in Oltradige, commenta così la sua nomina a capo del dipartimento, fortemente voluta da Philipp Achammer.

La Nicolussi Leck, che si è laureata in giurisprudenza a Verona, ed è perfettamente bilingue, nella vita ha sempre bruciato le tappe.

«Ho insegnato alle scuole superiori tedesche diritto ed economia per dodici anni e sono sempre stata nel mondo della scuola e della formazione: proprio questa mia lunga esperienza nel settore mi ha indotto ad accettare con entusiasmo il nuovo incarico».

La proposta di Achammer è arrivata un paio di settimane fa, quando la Nicolussi Leck aveva annunciato da poco di voler partecipare al nuovo bando per il posto di Garante. «È un’ottima giurista e ho avuto modo di apprezzarne le capacità professionali nei panni di Garante - ha commentato l’assessore Svp - e la considero la persona più adatta per dirigere il mio dipartimento».

Lo staff di Achammer è completato dall'intendente scolastico Peter Höllrigl, che ricoprirà il ruolo di direttore del Dipartimento all'istruzione, e dal segretario particolare Dietmar Pattis.

L’unica incognita, per quanto attiene la Nicolussi Leck, è rappresentanta dai tempi: «Di sicuro - spiega la Garante per l’infanzia - dovrò concludere la legislatura e ci tengo anche molto a farlo, visto che per questo incarico sento di aver dato l’anima. Potrebbe essere necessario aspettare fine marzo, se non addirittura aprile».

A colpire è anche la proprietà di linguaggio della giovane pusterese, che dopo la trafila alla scuola dell’obbligo e alle superiori in provincia, ha deciso di restare in Italia per laurearsi a Verona dove ha concluso con profitto l’impegnativo percorso di studi in giurisprudenza. «In realtà a laurearmi - conclude - non sono stata velocissima. A 24 anni insegnavo già e di lì a poco ho ottenuto la laurea. Fare esperienza sul campo mi ha comunque aiutata molto». (max)

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