bolzano

Addio a Ester Valzolgher, la mamma degli animali 

La storica presidente della Lav altoatesina se ne è andata all’età di 80 anni. Una vita di battaglie: dalle marmotte ai beagle. Felicetti: «Era la nostra guardia di frontiera»



BOLZANO. Da un po’ di anni si era decisa a non tenere più animali in casa. «Devo aver capito di soffrire troppo quando se ne vanno. Troppo per me. E allora...». Li amava tanto. Li amava tutti. Vedeva nel loro occhi, fossero cani, gatti, marmotte o delfini, i nostri. Quelli di ogni donna o uomo di fronte alla vita. Ma con una gioia in più: quella della riconoscenza per il fatto di essere amati.

Probabilmente se ne è andata così Ester Valzolgher, la mamma degli animali. Con la certezza di aver amato e di esserlo stata da tanti. Storica presidente della Lav, di cui ha retto la trincea anti-vivisezionista per 36 anni, ma capace di estendere il suo interesse e di costruire le sue reti battagliere a favore di ogni essere vivente di cui percepisse le difficoltà.

«Mi chiamava quasi ogni giorno per i gatti di strada - ricorda commossa Chiara Rabini, l’assessora alla cultura del Comune - vederli oggetto di torture o preda di sofferenze la angosciava. E io con lei. Ma per fortuna tanto ha fatto. Mai troppo».

«Perché loro, gli animali, non parlano, non urlano. Ti guardano e ti sciolgono il cuore», raccontava. Epici i suoi scontri con la politica. Durissimi quelli con Luis Durnwalder impegnata com’era a impedire «la strage delle marmotte». Duelli polemici, ricorsi al Tar, lettere di fuoco. Come per la storia dei circhi. Che pena vedere quegli splendidi animali ridotti in schiavitù «dentro le gabbie». «E non ditemi che vogliamo far divertire i bambini. A loro basta spiegare come stanno le cose, che gli animali sono felici quando sono liberi o stanno bene a casa loro. I bambini, tutti i bambini, queste cose le capiscono al volo. Siamo noi che non ci riusciamo ...». Ma poi, anche per via della sua testimonianza, a poco a poco il clima volgeva al cambiamento.

È stata straordinaria, in questa luce di nuova sensibilità animalista finalmente diffusa, la vicenda dei beagle. Deliziosi e intelligentissimi cuccioli già avviati verso i laboratori per la vivisezione e invece salvati con una straordinaria corsa all’adozione che interessò decine e decine di bolzanini. Che infine li salvarono tutti e vissero con i loro piccoli compagni anni straordinari.

Questa visione allargata dell’impegno anti vivisezione ha caratterizzato tutta la vita di Ester Valzolgher. Portandola ad intervenire su fronti tra i più disparati.

Era dura anche con in nostri contadini. Cui contestava una visione un po’ troppo utilitaristica dei loro animali. Il cui sfruttamento intensivo la faceva arrabbiare: «C’è modo e modo di servirsi di loro. C’è sempre una via di mezzo prima del costringere a fatiche senza fine. Molti li rispettano altri no. Eppure basterebbe così poco, trattarli solo come esseri viventi al nostro fianco...».

Di lei i collaboratori ricordano impegni continui contro i delfinari, ad esempio. Perché, diceva, i delfini sanno parlarci e capirci, cantano o nuotano per noi senza costruzione quando ci affiancano in mare: per quale ragione dobbiamo costringerli in piscine di 100 metri. Come mettere in una cella un essere umano. Era la Brigitte Bardot bolzanina di mille azioni animaliste. La avrebbe voluta qui, ad affiancarla. «Ha portato il nostro simbolo ovunque -ricorda Gianluca Felicetti che della Lav è il presidente nazionale - e Ester è stata un punto di riferimento ad ogni nostro convegno, in prima linea in tutte le manifestazioni».

Felicetti ricorda il suo impegno per la creazione dell’ufficio comunale tutela animali e per la costruzione di ponti («in epoche pre internet...») con i gruppi animalisti di lingua tedesca in Austria e in Germania.

«Era la nostra guardia di frontiera - dice ancora il presidente della Lav Italia - su un asse, quello del Brennero, dove per anni si è svolta una vera e propria tratta di animali vivi in autostrada e in ferrovia. Ci mancherà tanto». Ester Valzolgher scomparsa l’altro giorno, aveva 80 anni. P.CA.













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