Adunata in Friuli, dall’Alto Adige partono 600 alpini: i primi due in bici

Trecento chilometri in tre tappe. Mobilitati 40 gruppi Ana


di Antonella Mattioli


BOLZANO. Non potendo mettere il cappello, la penna l’hanno infilata sul casco in modo che si sappia che loro non sono ciclisti qualsiasi, ma alpini diretti a Pordenone per l’adunata nazionale dell’Ana in programma domenica. Così ieri mattina poco prima delle otto Silvano Muzzana e Ivan Cominato sono partiti in bicicletta dalle scuole «Tambosi» di Oltrisarco, visto che entrambi fanno parte del gruppo Ana del quartiere.

I due alpini bolzanini alla partenza per Pordenone. Video: GroppoVanno in avanscoperta, gli altri - si calcola tra i 5-600 - partiranno da tutto l’Alto Adige venerdì, in pullman e in macchina, per raggiungere il centro friuliano. Muzzana e Cominato hanno scelto un mezzo più lento, ma arrivare a Pordenone in bici è tutta un’altra soddisfazione. Muzzana è un veterano: «Anche l’anno scorso - spiega - sono andato all’adunata di Piacenza in bici, ma allora ero solo e devo dire che è stata un’esperienza bellissima».

Stavolta ha deciso di aggregarsi Cominato: ha preso tre giorni di ferie e ha preparato la bici, una City bike, per un viaggio che si concluderà nel primo pomeriggio di domani nel cuore di Pordenone. «A gennaio - racconta Muzzana - abbiamo fatto un sopralluogo in macchina, per avere un’idea del tracciato e abbiamo visto che ci sono parecchi tratti che si possono percorrere in ciclabile».

In tutto sono circa 300 chilometri che la coppia di alpini ha deciso di dividere in tre tappe. Quella di ieri si è conclusa a Borgo Valsugana, questa mattina ripartiranno alla volta di Valdobbiadene, patria del prosecco. Quindi, la terza e ultima tappa con arrivo a Pordenone, dove stanno già arrivando alpini da tutt’Italia oltre che dall’estero per partecipare all’annuale appuntamento delle penne nere. «Io - racconta Muzzana - ho fatto il militare a Vipiteno: allora era la naja, poi a distanza di anni quello è diventato uno dei periodi belli della mia vita. E ogni anno, l’adunata è un’occasione per ritrovarsi, fare festa, riportando indietro l’orologio dei ricordi».

Cominato invece il servizio militare l’ha fatto prima a Elvas e poi ha partecipato ai Vespri siciliani. Anche lui si è affezionato al mondo degli alpini e non si perde un’adunata.

Il servizio militare obbligatorio è stato abolito a metà del 2010, gran parte delle caserme anche in Alto Adige oggi sono abbandonate o sono state demolite per costruirci alloggi o zone commerciali, ciononostante rimane un forte legame della popolazione - soprattutto italiana ma anche tedesca - con gli alpini e quello che rappresentano ancora a livello di volontariato.

«In provincia di Bolzano - spiega Ferdinando Scafariello, presidente dell’Ana - ci sono quaranta gruppi che in questi giorni si stanno organizzando, per partecipare all’adunata che quest’anno ha un sapore particolare perché si svolge in Friuli, terra della brigata Julia. Saremo 5-600, visto che assieme agli alpini, in molti casi, vengono anche i familiari. A sfilare saremo in 350. A Pordenone ci saranno pure la banda di Gries e il coro alpino di Merano».

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