Ae taglia la luce a 2.000 famiglie l’anno

Filippi (Movimento 5 Stelle): «La crisi non molla e la gente non ce la fa a pagare ma l’Azienda è troppo rapida nei distacchi»



BOLZANO. Nel Comune di Bolzano aumentano le famiglie che non pagano le bollette e che si vedono staccare la luce: nel 2009 erano 1.762, salite nel 2010 a 2004 e che oggi si attestano a quota 1.999. La denuncia è di Alberto Filippi, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle (“grillini”). «Ho chiesto ancora il 10 febbraio 2011 il numero delle disattivazioni per morosità eseguite dall'Azienda energetica negli ultimi anni. La risposta è arrivata da poche settimane con lettera raccomandata, dopo un'infinità di sollecitazioni verbali e sottintesa intenzione di presentarmi con un avvocato per ricevere le informazioni che mi spettano di diritto. Dopo aver letto i dati e aver preso ulteriori informazioni, m'è parso di comprendere le ragioni del ritardo e dell'imbarazzo nell'esaudire la richiesta, volta a valutare gli effetti della crisi nei confronti della cittadinanza più debole». Filippi spiega che il commento ufficiale di Ae è sintetico: «I dati - mi hanno spiegato - si riferiscono al numero delle disattivazioni per morosità del cliente finale e sono riferite unicamente al venditore Azienda energetica Spa, riguardano le sole utenze di energia elettrica sia per usi domestici che per usi diversi sul mercato di maggiore tutela». Nel numero sono comprese le famiglie e le piccole imprese, le vittime principali della crisi. «Sono rimasto impressionato dalla quantità dei distacchi e così mi sono informato sulla procedura adottata dalla società per arrivare alla disattivazione. Trascorso un mese dalla scadenza della bolletta, viene inviato un sollecito con l'intimazione di pagamento. Dopo 15 giorni si passa alle vie di fatto con il secondo sollecito e la riduzione dell'erogazione energetica al 10%. Passato il secondo mese l'utenza viene disattivata. Non voglio paragonare l'Azienda energetica a Equitalia, ma la sollecitudine al distacco della corrente mi sembra esagerata. E su questo punto inviterò il Comune di Bolzano, in qualità di azionista ad intervenire. Da notare che non mancano i casi in cui la morosità è solo apparente, magari dovuta al passaggio del conto corrente da una banca all'altra. Succede così che per un ritardo nell'attivazione dell'ordine permanente, magari nel periodo di ferie dell'interessato, possa essere disattivata l'utenza. Questo incredibile numero di distacchi avviene nonostante i previsti contributi provinciali per far fronte a questi casi, segnalati anche dal sito di Ae. Il numero delle disattivazioni costituisce un indicatore preoccupante della gravità della crisi economica che si aggiunge agli altri casi di morosità denunciati in questi giorni nel pagamento delle rate dei mutui, nelle esecuzioni mobiliari e immobiliari e nell'aumento del ricorso all'assistenza sociale delle famiglie».

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