BOLZANO. Tutto come previsto, ma non per questo meno “doloroso” per le casse pubbliche e quindi per il contribuente: la giunta provinciale, nella riunione di ieri, ha approvato un finanziamento di 5 milioni e 200 mila euro per l’aeroporto.

È una delle prime conseguenze della vittoria del fronte del no al finanziamento pubblico all’infrastruttura uscito dalla consultazione referendaria di giugno.

Se avesse vinto il sì, il Piano messo a punto dalla Provincia prevedeva un contributo pubblico di 2,5 milioni di euro all’anno per i prossimi cinque, a fronte del raggiungimento di 170 mila passeggeri entro il 2021; il resto l’avrebbe messo la Camera di commercio.

«L’importo stanziato - ha spiegato il presidente della Provincia Arno Kompatscher - servirà ad Abd a garantire la funzionalità dello scalo in attesa di trovare un altro gestore. Attualmente ci sono circa trenta movimenti al giorno tra decolli e atterraggi. Noi abbiamo una concessione trentennale da parte di Enac, che scadrà nel 2022, con la quale ci siamo impegnati a garantire la funzionalità dello scalo. Non è che perché ha vinto il no, possiamo mollare tutto dall’oggi al domani. Questo si sapeva e l’avevamo detto».

Ricordiamo che i 5,2 milioni di euro stanziati ieri dalla Provincia, si aggiungono ai 500 mila che l’ente ha dovuto pagare come penale all’impresa che avrebbe dovuto allungare la pista, dopo lo stop ai lavori.

Per quanto tempo dunque la Provincia dovrà pagare per garantire l’operatività dello scalo?

«Noi, come annunciato dopo l’esito del referendum, usciremo dalla società Abd che gestisce l’aeroporto. Ma, lo ripeto, fino a quando non si trova un altro gestore, dobbiamo garantire l’operatività dell’impianto. Stiamo preparando il bando di gara europeo, ci vorranno però circa sei mesi prima che sia pronto. Oggi abbiamo inviato una lettera all’Enac per chiedere indicazioni su come deve essere fatto».

Ieri intanto, il presidente Kompatscher ha illustrato ai membri della commissione legislativa l’articolo di legge, inserito nella Finanziaria, che prevede appunto l’ “abbandono”, da parte della Provincia, dell’aeroporto.(a.m)