Aeroporto deserto e 26 posti a rischio

La Provincia sta preparando il bando europeo ma i tempi sono lunghi. I lavoratori di Abd hanno un contratto di solidarietà


di Massimiliano Bona


BOLZANO. A poco più di quattro mesi dal referendum di giugno, che ha decretato una vittoria schiacciante (70 per cento) dei contrari al piano di rilancio dell'aeroporto di Bolzano, sullo scalo di San Giacomo è sceso il silenzio. La Provincia, come promesso, ha deciso di uscire da Abd, ma non l'ha ancora messa in liquidazione anche perché conta di recuperare almeno parte dei circa 40 milioni di capitale sociale (senza parlare degli oltre 100 milioni di euro investiti per ammodernare lo scalo nel corso degli anni). Le ultime statistiche di Assaeroporti parlano chiaro e ci dicono che ad agosto ci sono stati 1238 movimenti, per un totale di 1.033 passeggeri. Senza voli di linea questa cifra è destinata a rimanere desolatamente bassa. C'è un via vai di aerotaxi (servizio on-demand di persone che pagano per farsi trasportare a Bolzano), oltre alla business aviation e ai voli privati.

I timori del personale di Abd. I più preoccupati sono sicuramente i 26 dipendenti, che non hanno perso il posto di lavoro ma hanno il contratto di solidarietà. «Ci consente - spiegano - di gestire la situazione nei periodi di traffico meno intenso, come questo, ma la domanda che ci poniamo è quale sarà il nostro futuro. Attualmente lavoriamo tutti qualche ora in meno al mese, ma non possiamo sapere quanto riusciremo ad andare avanti in queste condizioni». Lo stesso presidente della giunta provinciale Arno Kompatcher, all'indomani del referendum, aveva parlato di un anno di stipendi garantiti. Poi si vedrà.

C'è un terminal nuovo - di sicuro sottoutilizzato - e nel frattempo l'aeroporto resta comunque aperto 17 ore e mezza al giorno, dalle 5.30 alle 23.

«Stiamo cercando acquirenti, ma per ora nessuno, almeno ufficialmente, si è fatto avanti. Sappiamo che non è una cosa facile, anche perché bisognerà trovare una soluzione compatibile, sul piano giuridico, con l'esito del referendum».

La nuova presidente di Abd. Astrid Kofler, che di professione fa la commercialista, è la nuova presidente di Abd. E fa una distinzione netta tra il suo operato in seno alla società pubblica e quello della Provincia, impegnata invece a predisporre il bando europeo.

«La Provincia - spiega Kofler - si sta dando da fare e gli uffici competenti stanno preparando il bando europeo. I posti di lavoro dei 26 dipendenti di Abd al momento sono sicuri. Non possiamo ovviamente prevedere il futuro».

Finché ci sarà la «general aviation» - questo è il senso - ci sarà anche lavoro per tutti. E non si potrà tagliare personale, perché non lo consentirebbe nemmeno l’Enac. Questi sono i numeri minimi per far andare avanti l’aeroroporto.

La cordata alla finestra. La verità è che una cordata di imprenditori altoatesini, o meglio un consorzio, sarebbe già pronto a subentrare ma non sembra intenzionato ad investire per rilevare Abd. «Perché dovremmo spendere se ci sono le condizioni per rilevare tutto gratis o quasi dopo due bandi andati a vuoto?», ha ribadito con forza, anche di recente, l'imprenditore altoatesino Josef Gostner. Il rischio, concreto, per la Provincia è dunque quello di perdere gran parte del capitale investito. A margine, oltre ai dipendenti in costante apprensione, c'è anche l'Enac, che ha chiesto conto più volte alla Provincia in questi mesi su come intenda comportarsi.

Il referendum costituzionale e l’aeroporto. Sulla gestione dell’aeroporto civile di Bolzano il gruppo provinciale dei Verdi ha presentato anche un disegno di legge, la cui trattazione è stata rinviata però a dicembre, dopo il referendum costituzionale. Se quest'ultimo dovesse passare, infatti, gli aeroporti di interesse regionale - come quello di Bolzano-San Giacomo - dovrebbero essere trasferiti a Regioni e Province.

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Tennis

Sinner torna in campo, nel Principato primo allenamento verso il Roland Garros

Dopo le cure all’anca al J Medical, Il campione di Sesto ha ripreso in mano la racchetta a Montecarlo sotto la supervisione coach Vagnozzi e Cahill. Ma non ha sciolto le riserve sulla sua partecipazione a Parigi (foto Instagram Sinner)

LA SPERANZA Il post di Cahill che fa sperare i tifosi
IL CAMPIONE "A Parigi solo se sarò al 100%"
DOLORE Per il problema all'anca Sinner si affida al centro della Juve
GOSSIP Nuova fiamma per Jannik? Il gossip su Anna Kalinskaya

Attualità