Aeroporto: salta l’intesa per la cassa integrazione

L’Abd l’ha chiesta per 16 dipendenti in attesa della ripresa dei voli per Roma La rabbia dei sindacati: la procedura è tardiva ed è stata sentita una sola Rsu


di Massimiliano Bona


BOLZANO. Piove sul bagnato per l’aeroporto di Bolzano. È saltato, infatti, proprio ieri mattina per il secco «no» dei sindacati l’accordo per la cassa integrazione di 16 dipendenti della società Abd a seguito della cancellazione dei voli di linea per Roma, che si protrae ormai dallo scorso primo dicembre. In queste ore si sta lavorando alacremente per stringere un accordo che consenta di ripristinare il collegamento per la capitale entro metà maggio ma, tra un’autorizzazione e l’altra, Provincia, Enac, Ministero e la stessa Abd rischiano di perdere un’altra importante occasione di rilancio per lo scalo bolzanino.

Il verbale contestato. Scorrendo il testo del verbale contestato, e non sottoscritto, dai sindacati si evince che la Cig dovrebbe interessare due dipendenti per il 100% delle ore lavorate, cinque dipendenti per il 60% delle ore e 9 dipendenti per il 50% dell’orario. I settori interessati sono la biglietteria, il cosiddetto «air side», il settore «general aviation» e il comparto informazione. Per un totale di 376 ore/lavoro in meno al mese.

I sindacati. La richiesta di messa in cassa integrazione di parte del personale è di 12 mesi. A spiegare nel dettaglio la situazione è Benedetto Rarità della Filt/Cgil: «È stata seguita una modalità di definizione dei criteri per l’apertura della procedura poco trasparente. La trattativa, tra l’altro, è stata avviata tardivamente rispetto alla sospensione dei voli che risale allo scorso dicembre».

Le sigle di categoria criticano anche nel merito i criteri adottati dall’Abd. «Sono stati definiti con una sola Rsu delle tre regolarmente elette dal personale, senza rispettare pertanto il principio della rappresentatività sancito dalla legge per questo tipo di procedure. Per questo motivo – conclude Rarità – le organizzazioni sindacali hanno concordato di non sottoscrivere il verbale. E come Filt-Cgil verificheremo il rispetto della conformità dell’intera operazione».

I voli per Roma. A questo punto non è nemmeno detto che l’intesa per la Cig vada in porto. L’Enac, assieme al dipartimento mobilità della Provincia, sta valutando infatti se accordarsi o meno con Darwin, che oltre ad essersi aggiudicata il bando triennale (dal 30 giugno 2013 al 29 giugno 2016) ha presentato un’offerta concreta per tornare a volare entro il 10 maggio. Il problema è che il vettore elvetico ha chiesto 25 giorni di tempo dalla firma per pubblicizzare il collegamento. Al Ministero ci si sta ancora interrogando sulla regolarità della proposta. Nella peggiore delle ipotesi i voli riprenderanno a fine giugno.

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