Aeroporto, verifiche dell’Anticorruzione 

Lo scalo. Dopo un esposto degli ambientalisti del Dachverband, l’Anac sta effettuando verifiche sul bando di gestione Il presidente dell’associazione Dissinger: «Immobili valutati solo 3,8 milioni». Holzeisen: «Beni pubblici regalati ai privati»



Bolzano. L'Agenzia nazionale anticorruzione ha avviato verifiche sul bando per la gestione dell'aeroporto di Bolzano. Lo comunicano gli ambientalisti del Dachverband che avevano presentato un esposto assieme ad altre associazioni.

«Chiediamo - dice il presidente del Dachverband Klaus Peter Dissinger - che si faccia chiarezza sull’intera operazione che assegna alla cordata Gostner-Haselsteiner-Benko la gestione dello scalo per i prossimi vent’anni».

Gli ambientalisti contestano in particolare le cifre: «Un patrimonio materiale di 37 milioni di euro verrà ceduto ai privati per 3,8. Inoltre, da una parte si dice che la concessione è in scadenza e dall’altra la Provincia promette ai futuri gestori, il rinnovo della concessione per 20 anni. Come se non bastasse, si vorrebbe allungare la pista. Tutto questo è assurdo anche perché è ormai dimostrato che, per quanto riguarda viaggi di breve e medio, il mezzo più usato è treno».

Ricordiamo che, all’inizio di aprile, la commissione nominata ha stabilito che la cordata guidata dai fratelli Gostner potrà acquisire il 100% di Abd e dunque gestire “privatamente” lo scalo di Bolzano. A breve si dovrebbe formalizzare l'esito assegnando tutte le quote di Abd -la società a totale capitale pubblico che ha sinora gestito l'aeroporto - alla nuova società.

Sempre che le verifiche in corso da parte dell’Anac non possano modificare in qualche modo il programma.

Sulla vicenda interviene anche Renate Holzeisen, candidata al Parlamento europeo per il Team Köllensperger in lista con PiùEuropa.

«È motivo di soddisfazione sapere che da un esposto del Dachverband cui sono a cuore la tutela dell’ambiente e la natura, presentato di concerto con l’Alpenverein, il gruppo degli ambientalisti di Appiano nonché con dei rappresentanti degli abitanti confinanti dell’aeroporto, l’autorità nazionale anticorruzione abbia deciso di intervenire in materia».

Holzeisen parla di “una clamorosa operazione di svalutazione del valore dell’oggetto di vendita”. «Da un lato in base alla documentazione di gara - sostiene la candidata - si parte dal presupposto che alla società di gestione aeroportuale sarà riconosciuto il diritto alla concessione definitiva e quindi ventennale con i rispettivi obblighi, mentre dall'altro alquanto stranamente proprio questo presupposto rimane radicalmente disatteso nell’operazione di valutazione del valore delle quote aziendali per l’operazione di cessione. Non è la prima volta che dei beni aziendali finanziati con denaro pubblico vengono di fatto regalati a dei privati (si ricordino le operazioni Milkon/Gastrofresh o Brennercom)».













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