Aggredito, 86enne evita la rapina

Due in auto gli hanno preso l’orologio, Pasquale Capaldo li ha fermati e si è fatto restituire l’oggetto


di Fabio De Villa


BRESSANONE. Un 86enne brissinese si è opposto con tutte le sue forze ed è riuscito ad evitare una rapina tentata ai suoi danni in pieno giorno in una via residenziale della città. Una coppia gli ha chiesto di avvicinarsi all’auto per avere delle informazioni e Pasquale Capaldo è stato coinvolto in una disavventura a cui solo la sua prontezza e la sua caparbietà hanno garantito un lieto fine.

Non appena si è avvicinato all’auto, infatti, i due malviventi gli hanno sottratto l’orologio e per un soffio non l’hanno investito nel tentativo di fuga. L'uomo, però, non si è arreso e, mettendosi davanti all'auto dei due, li ha costretti a fermarsi e restituire il maltolto. Tutto è successo venerdì in una traversa di via Castellano, zona residenziale tra Millan e Bressanone.

Il signor Capaldo era nel suo garage quando la sua attenzione è stata attirata da un'auto grigia ferma lungo la via, al cui interno vi era una coppia.

La donna al lato guida l’ha chiamato per chiedere un'informazione. Senza indugiare, Pasquale Capaldo si è avvicinato ed è stato proprio in quel momento che è scattato il tentativo di rapina.

I due, dopo avergli chiesto se erano nella via corretta, hanno strattonato l’uomo con forza dal finestrino laterale verso l'interno dell'auto, sfilandogli l'orologio al polso e cercando poi di darsi alla fuga. Ma si sono infilati in una via senza uscita (probabilmente si trattava di due persone provenienti da fuori città). Una volta fatta la manovra di inversione, i due malviventi sono tornati indietro, ma sulla loro strada si sono trovati davanti lo stesso Capaldo, che ha bloccato loro la strada, non si è fatto prendere dal panico e ha chiesto indietro l'orologio. Dopo qualche attimo, i due nell’auto hanno desistito, hanno lanciato l’orologio verso il legittimo proprietario e sono ripartiti facendo perdere le loro tracce. Nel tentativo di rapina, tra l’altro, i due hanno infilato al dito dell'86enne un anello finto, forse nella speranza di disorientarlo.

“Fatto sta che l'azione è stata fulminea – ha raccontato Capaldo – la donna che mi ha tirato era robusta. Aveva capelli castani, il suo compagno invece sembrava un tipo a posto. Sembrava... Ricordo poco altro dell'accaduto, l'auto mi sembrava una Fiat ma non potrei giurarlo. Fatto sta che l'episodio deve valere da monito per tutti i brissinesi: state molto attenti a chi vi chiede di avvicinarvi per dare delle informazioni. A me è andata bene, ma la vicenda avrebbe potuto prendere anche un'altra piega”.

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