Aido provinciale Annamaria Saviolo torna alla guida  

Bolzano. Annamaria Saviolo torna alla guida della sezione provinciale altoatesina dell’Aido, l’ associazione donatori d’organi e di tessuti, che ha già retto per otto anni, fra il 2008 e il 2016....



Bolzano. Annamaria Saviolo torna alla guida della sezione provinciale altoatesina dell’Aido, l’ associazione donatori d’organi e di tessuti, che ha già retto per otto anni, fra il 2008 e il 2016. Subentra a Kilian Bedin, che, al termine del suo mandato quadriennale, lascia per l’ eccessivo carico di oneri professionali (oltre al lavoro in Provincia è presidente della Seab), ma non abbandona l’ impegno, mantenendo il ruolo di vicepresidente vicario. L’elezione, con voto unanime, venerdì sera nella sede dell’ Aido, a Gries, da parte del nuovo direttivo uscito il 19 settembre dalla assemblea provinciale, e comprendente anche Remo De Paola, eletto secondo vicepresidente, Ornella Bortolotti, segretaria, Samuel Quaresima, amministratore, Gustav Kofler e Marzia Baga.

Ovviamente anche l’ attività dell’Aido, che conta in Alto Adige poco meno di dodicimila iscritti, è stata pesantemente condizionata quest’ anno dalle restrizioni imposte dalla pandemia, ma nel corso della assemblea provinciale e della riunione del nuovo direttivo, presiedute da un altro veterano del volontariato Aido, Ulderico Squeo, è stata confermata la volontà di proseguire nell’opera di informazione e sensibilizzazione sulla donazione e il trapianto di organi, puntando ad allargare ulteriormente l’ area dei potenziali donatori, che oggi, grazie in particolare alla possibilità di esprimere la dichiarazione di volontà in occasione del rilascio o rinnovo della carta di identità, supera ormai le trentamila persone.

Con Annamaria Saviolo, premiata a suo tempo con la medaglia del Land Tirol per il suo lungo, appassionato e proficuo impegno nel volontariato sociale, la guida dell’ Aido provinciale resta in mani sicure ed esperte, alla vigilia di una nuova fase che potrebbe finalmente preludere al sistema del silenzio-assenso nel prelievo e trapianto degli organi,- tutti sono potenziali donatori, salvo esplicita contrarietà - fase nella quale il ruolo di stimolo dell’Aido resterà comunque necessario e importante.

Il lavoro da fare è ancora molto: c’è da tornare - quando l’emergenza Covid sarà finita - nelle scuole a fare opera di sensibilizzazione tra i giovani. Bisogna spiegare l’importanza di diventare potenziali donatori di organi, per dare una speranza alle tante persone che anche in Alto Adige sono in lista d’attesa - a volte da tanto tempo - per rene, cuore, cornee. Per i malati il trapianto significa tornare a vivere, dopo che magari per anni - coloro che sono in attesa di un rene -hanno dovuto fare la dialisi.















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