Al Noi altri 20 mila metri per ricerca e aziende 

L’innovazione. La giunta si riunisce al Techpark e dà il via libera alla costruzione di altri moduli Kompatscher: «Gli spazi attuali sono occupati, diverse società in lista di attesa»



Bolzano. Il noi techpark cresce. la giunta provinciale ha dato ieri il via libera a due nuovi moduli per 20 mila metri quadrati, mentre è stato da poco ultimato l’edificio a2. «a bolzano sud avremo una cittadella della ricerca e dell’innovazione su dodici ettari. mano a mano che emergerà la necessità di crescere verranno autorizzati i nuovi moduli», spiega ulrich stofner, direttore del noi. la giunta ne ha discusso ieri proprio al techpark. è la prima volta che la seduta si svolge fuori da palazzo widmann. per gli assessori e il presidente arno kompatscher, terminata la riunione, un sopralluogo nei 17 nuovi laboratori allestiti nell’edificio a2.

L’espansione

Il finanziamento dei due moduli di espansione non comporterà alcuna modifica al bilancio provinciale, ma verrà coperto da Noi Spa, incaricata dalla giunta di partire con la progettazione. «Tutte le superfici sono utilizzate e alcune aziende si trovano già in lista di attesa per avere una sede », spiega Kompatscher. La pianificazione riguarda due nuovi lotti, D2 e D3, con spazi per aziende e nuovi laboratori del centro Laimburg . L'espansione avverrà verso sud, proseguendo oltre l'edificio D1 di via Ipazia, destinato alle aziende e recentemente inaugurato. I due lotti saranno realizzati uno dopo l'altro. Il primo modulo (D2) avrà un volume di 21.200 metri cubi e una superficie lorda di 10.100 metri quadrati, disponibile in primo luogo per le aziende private che potranno disporne come uffici in affitto. Sempre nel D2 verranno inoltre inseriti il laboratorio di lavorazione di frutta e verdura, il laboratorio di prodotti a base proteica e l'Open Lab del Centro di sperimentazione di Laimburg, che amplierà le attività di ricerca al Noi Techpark. Questo primo modulo verrà completato nel 2023. Un anno dopo, nel 2024, è previsto il completamento del D3. Con un volume di 18.900 metri cubi e una superficie lorda di 9.400 metri quadrati, il D3 offrirà più spazio alle aziende private e vi verrà inserita la mensa per gli studenti della facoltà di Ingegneria.

Ingegneria si allarga

Il laboratorio della Laimburg era previsto inizialmente lungo via Buozzi, a sud della futura sede di Ingegneria della Libera università di Bolzano (B2), ma la giunta ha rivisto ieri il piano edilizio, garantendo maggiore spazio alla facoltà. Il cantiere di Ingegneria deve fare i conti con la delicata bonifica dell’areale ex Speedline, dove è stato trovato amianto. La bonifica del primo lotto è iniziata. I materiali più complessi, informano al Noi, devono essere inviati addirittura in Norvegia per lo stoccaggio.

Il sopralluogo

La giunta ha visitato l’edificio A2 con i 17 laboratori allestiti, che portano a 33 il numero complessivo dei laboratori al Noi. La ricerca si focalizza su energie rinnovabili ed efficienza energetica, tecnologie alpine, tecnologie alimentari, digitalizzazione, automazione e automotive. A guidare la visita, il rettore di Unibz Paolo Lugli, Stephan Ortner (Eurac Research) e Angelo Zanella (Laimburg). Al Noi l’università effettua ricerca nei campi dell’agroalimentare e della sensoristica. Lugli cita come eccellenza «lo Shime, il simulatore dell’ecosistema microbico del tratto gastrointestinale».

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