Al «Tappeiner» di Merano arriva la nuova Tac da 6 milioni di euro

Comprese nella fornitura anche le apparecchiature di nuova generazione per risonanza la magnetica e l’angiografia



MERANO. Entro 18 mesi - se l'iter burocratico non subirà rallentamenti - il reparto di radiologia dell'ospedale Tappeiner avrà a disposizione tre nuove apparecchiature: si tratta della Tac, della risonanza magnetica e dell'angiografo. La gara di appalto, a livello europeo, è stata già bandita: la notizia è stata data ieri mattina in conferenza stampa dalla direttrice del comprensorio sanitario meranese Irene Pechlaner e dal direttore sanitario Roland Döcker. Sarà un intervento impegnativo anche dal punto di vista finanziario visto che i tre nuovi macchinari costeranno oltre 6 milioni di euro senza calcolare l'importo dell'Iva.

«Ma la loro sostituzione - ha detto il dottor Döcker - è assolutamente indispensabile perchè risentono, tutti e tre, del logorio del tempo». La nuova Tac, quando sarà installata, fornirà una serie di vantaggi.

«I detettori - ha detto Döcker - saranno 64 contro i 4 attuali, garantirà una risoluzione migliore delle immagini con una rappresentazione anche in 3d; inoltre una minore esposizione alle radiazioni da parte dei pazienti. Consentirà anche di ottenere immagini oncologiche e neurologiche decisamente migliori e potrà essere impiegata di più anche in urologia, nella diagnostica vascolare e nella colonscopia virtuale».

Anche l'apparecchiatura per la risonanza magnetica (vecchia di 10 anni) sarà sostituita. «Garantirà, oltre agli stessi vantaggi della Tac, un utilizzo anche in altri ambiti - ha precisato Irene Pechlaner - come quello oncologico, neurologico, urologico oltre che per la diagnostica vascolare e le immagini cardiache».

Nuova, entro 18 mesi, sarà anche l'apparecchiatura per l'angiografia che consentirà, fra l'altro, una riduzione fino al 70 per cento alla concentrazione di radiazioni. «La moderna apparecchiatura - ha detto il dottor Döcker - dispone anche di un software a rappresentazione in 2 e 3D ed un software generatore di immagini simili a quelle della Tac: significa la possibilità di procedere con tecniche di intervento a vasto raggio, in particolare nella zona del fegato».













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