Al via il Consiglio provinciale dei bambini
Tanti i temi proposti dai primi 70 giovani di scuole elemenari e medie che hanno aperto
BOLZANO. «Dare agli immigrati una sistemazione dove possano dormire e mangiare, chiamandoli però a collaborare», «Fare delle pause scolastiche più lunghe e aggiungere un'ora di attività fisica», «Promuovere un sistema pubblico di prestito di bici elettriche e collegare col trasporto pubblico scuole e parchi gioco», «Aumentare i posti nelle scuole di musica e aprire musei anche nei paesi», «Introdurre il reso per tutte le bottiglie vuote e promuovere la condivisione dei viaggi in auto tramite App o WhatsApp».
Sono solo alcune delle proposte concrete elaborate dai circa 70 giovanissimi di scuole elementari e medie di tutta la provincia che hanno inaugurato il Consiglio provinciale dei bambini. Per la terza volta, infatti, questa settimana il palazzo di piazza Magnago a Bolzano accoglie i giovani dai 10 ai 14 anni dando loro spazio per ragionare, in piccoli gruppi, su temi sociali, ambientali e culturali, sulla pace, la scuola, l'assistenza, la mobilità.
Ad accoglierli, il presidente del consiglio provinciale Roberto Bizzo, che ringraziando la Katholische Jungschar per aver promosso anche quest'anno l'iniziativa, e l'assessore Philipp Achammer, le Intendenze scolastiche e la Garante per l'infanzia Paula Maria Ladstätter per averla sostenuta, si è rivolto a ragazze e ragazzi definendo la loro presenza «importante per voi e per noi: voi imparate che dalla politica e dalla sua qualità dipende la nostra vita di cittadini, noi capiamo come gli altri, per primi voi giovani, vedono il mondo. Come disse Proust, infatti, il vero viaggio non consiste nel cercare nuove terre, ma nell'avere nuovi occhi».