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Alfreider: "Voto sì all'aeroporto perchè la regia provinciale è fondamentale"

Il deputato Svp, a capo anche del gruppo interparlamentare «Amici del Bbt», ne fa soprattutto una questione di raggiungibilità, mobilità, progresso e opportunità



BOLZANO. Il deputato Svp Daniel Alfreider - a capo anche del gruppo interparlamentare «Amici del Bbt» - ne fa soprattutto una questione di raggiungibilità, mobilità, progresso e opportunità per le future generazioni. L’unico timore è che a votare vadano (in massa) i contrari, mentre la maggioranza silenziosa - «quella che spinge per l’ampliamento dell’aeroporto e l’ammodernamento delle infrastrutture altoatesine» - potrebbe (in parte) restare a casa. Di sicuro le valli ladine, che Alfreider (essendo badiota) rappresenta, spingono con decisione per un «sì» convinto.

Onorevole Alfreider, perché serve davvero ampliare l’aeroporto di Bolzano?

«Stiamo parlando di 30 metri di pista in più oltre a quanto l’Enac - l’Ente nazionale per l’aviazione civile - ha già autorizzato da tempo. Detto questo la domanda che dovremmo porci è “perché un turista dovrebbe venire in Alto Adige?”. E la risposta è: anche per ché abbiamo un aeroporto adeguato e funzionante».

È solo una questione turistica?

«No, al contrario. L’altro giorno ero a Berlino per lavoro e ho dovuto constatare quanto sia difficile raggiungere l’Alto Adige da una delle città più importanti e frequentate d’Europa. Un tempo servivano 15 ore in auto, ma oggi non abbiamo più così tanto tempo da buttare. Ne perdiamo comunque tanto perché dobbiamo accontentarci degli scali più vicini: Innsbruck, Bergamo, Venezia o Milano».

Verona, Venezia o Innsbruck non bastano?

«Si tratta di aeroporti a gestione prevalentemente regionale ed è naturale e comprensibile che ad Innsbruck si pubblicizzi il Tirolo del Nord, a Venezia le bellezze della Laguna e a Verona i dintorni del Garda e Romeo e Giulietta. Se vogliamo portare davvero gli ospiti in Alto Adige dobbiamo disporre di uno scalo regionale funzionante».

Lei ritiene che un aeroporto gestito dalla Provincia possa costituire un vantaggio per tutti?

«La regia provinciale è una garanzia. Anche per i confinanti. Se dovesse vincere il no di sicuro non verrà realizzato un parco pubblico o un laghetto. L’aeroporto resterà aeroporto e l’Enac indirà una gara europea: se a vincerla sarà un privato il suo interesse prioritario sarà massimizzare i profitti. La giunta, al contrario, potrà mettere paletti ben precisi. A tutela dell’interesse di tutti».

Già, ma a San Giacomo c’è chi ha paura dei rumori. Soprattutto quelli dei «Boeing» da 100-150 posti...

«Il rumore dei Boeing dura una decina di secondi e la tecnologia sta facendo passi da gigante. Fa molto più rumore un treno merci, ad esempio, che per passare ha bisogno di oltre un minuto. Penso anche alle auto, che sulle arterie principali sono più di 30 mila al giorno. Si tratta di dati non comparabili sia per l’inquinamento acustico che per quello atmosferico».

C’è chi critica i costi...

«Anche questa è una bufala. Sono stati spesi 100 milioni di euro e l’infrastruttura c’è già. Ci sono regioni in Italia che farebbero carte false per poter realizzare un aeroporto e portare turisti per alimentare l’indotto. Qui c’è invece chi fa di tutto per ostacolare un progetto sensato e che va a beneficio soprattutto delle future generazioni». (max.bo.)













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