Alle medie critiche all’Invalsi: «Difficile»
Ragazzi scettici sulla prova nazionale: «Alcuni dei quesiti proposti non erano spiegati bene»
BOLZANO. C’è chi si avvicina agli esami e chi, invece, ha cominciato ieri ad affrontarli. È il caso degli studenti delle medie alle prese con la prova nazionale Invalsi. Un compito diviso in due tra matematica e italiano con diversi quesiti per saggiare il grado di preparazione degli studenti. Un compito uguale in tutta Italia per avere una comparazione statistica dei risultati elaborati, in un secondo momento, dall’istituto Invalsi.
«Ho avuto qualche problema nella sezione dedicata all’italiano mentre quella di matematica l’ho trovata più vicina alle mie capacità» spiega Nicola Ceravolo della scuola Foscolo. «Il quesito più complesso è stata una tabella da compilare con alcune preposizioni di una frase abbastanza difficile». «Per me è esattamente il contrario - gli fa eco Dylan Catizone - e ho incontrato maggiori difficoltà in matematica. In particolare il problema che presentava un conteggio legato a 40 alunni impegnati anche loro nella prova Invalsi. Purtroppo non sono riuscito a farlo».
A formare un bel gruppo nel cortile troviamo Klaidi Koci, Giuseppe Lazzara, Alessio Fonte, Fabio Masera e Smbat Mesropyan. «Non era facile come compito. Alcuni passaggi non erano proprio fattibili perché non erano spiegati in modo chiaro e vale sia per italiano sia per matematica. Alcune tabelle da compilare presentavano delle difficoltà elevate».
«Molto difficile - confermano Francesca Vanzo e Denise Pellegrini - perché ci siamo trovati di fronte ad alcuni test di difficile comprensione. Adesso, però, andiamo ad affrontare l’orale e lo scritto di matematica: altri due scritti che preoccupano». Alla fine i compiti che dovranno sostenere i ragazzi saranno cinque.
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