il caso

Alperia impugna il Piano di tutela delle acque della Provincia

Sotto tiro l’articolo 39 sull’obbligo di assicurare un “deflusso minimo vitale” negli alvei dei fiumi. La Provincia si è costituita in giudizio. I Verdi all'attacco: "Si torna ai tempi bui della Sel"



BOLZANO. Alperia Greenpower srl ha impugnato il Piano di tutela delle acque, approvato dalla giunta provinciale il 15 giugno 2021 per «violazione e falsa applicazione» di alcuni articoli di leggi provinciali, oltre a «incompetenza», «eccesso di potere» e «difetto di motivazione». L’udienza davanti al Tribunale superiore delle acque pubbliche di Roma è stata rinviata al prossimo autunno.

«Per una società pubblica come Alperia valgono di più i profitti o la tutela dell’ambiente?». Questa è la domanda del consigliere provinciale Riccardo dello Sbarba e dei colleghi del gruppo verde Brigitte Foppa e Hanspeter Staffler dopo aver ricevuto dall’assessore all’ambiente Giuliano Vettorato la risposta a un’interrogazione dello scorso 22 dicembre. «Come può accadere – ancora Dello Sbarba – che una società di proprietà della Provincia e dei comuni impugni davanti al tribunale delle acque di Roma il piano di tutela delle acque della stessa Provincia? Ora abbiamo le risposte».

Il «piano generale di utilizzazione delle acque pubbliche» è stato reso operativo con il dpr del 22 giugno 2017. Così i Verdi: «Alperia, società interamente pubblica in cui la Provincia ha la maggioranza relativa (46,38 per cento), ha impugnato questo piano. In particolare, è sotto tiro l’articolo 39 sull’obbligo di assicurare un “deflusso minimo vitale” negli alvei dei fiumi».

L’articolo 39 riguarda le derivazioni d’acqua per la produzione di energia elettrica con una potenza nominale media annua eccedente i 3mila kw. «La storia è vecchia», riprende l’interrogazione che ha Dello Sbarba come primo firmatario, «se adesso Alperia cerca di far cancellare l’articolo 39, significa che ha intenzione di tornare ai tempi bui della Sel, quando gli interessi economici dell’azienda per la Provincia erano più importanti della tutela delle acque pubbliche e delle normative europee e statali in merito».

Negli organi societari di alperia siedono anche rappresentanti della Provincia. Nella risposta ai Verdi, Vettorato dichiara: «Secondo la nota di Alperia n. 78430 dello scorso 26 gennaio “le società appartenenti al gruppo Alperia sono società di diritto privato. Ai loro amministratori spetta la gestione delle società».

La Provincia si è costituita in giudizio. Intanto, Vettorato ribatte che «nell’emanazione delle norme, la Provincia segue l’iter previsto dalle norme di settore. Il piano è stato sottoposto alla valutazione ambientale strategica per piani. E' stato istituito un apposito gruppo di lavoro, che ha valutato singolarmente le osservazioni pervenute, predisponendo una relazione istruttoria. Sulla base di questa valutazione, il comitato ambientale provinciale ha redatto il proprio parere previsto dalla procedura vas che è confluito nell’atto finale, cioè nella deliberazione della giunta del 15 giugno 2021».

 













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