Alto Adige: federalismo televisivo, Durnwalder chiede un canale tutto provinciale alla Rai

Incontro del presidente della Provincia con i vertici dell'azienda: vogliamo una rete provinciale 24 ore 24, sfruttando il canale che già trasmette i programmi per le minoranze linguistiche


Francesca Gonzato


BOLZANO. Futuro della Rai locale, scende in campo direttamente il presidente provinciale Luis Durnwalder, che ha incontrato a Bolzano Gianfranco Comanducci (vicedirettore generale Rai) e Luigi De Siervo (direttore dello sviluppo commerciale). Tra le richieste: un canale interamente locale.

Nei mesi scorsi le trattative a Roma con i vertici della Rai sono state avviate dai deputati della Svp Siegfried Brugger e Karl Zeller. Ora Durnwalder ha voluto un incontro diretto, visto che la trattativa riguarda il futuro finanziamento provinciale della sede locale.

Ma finanziamento di cosa? Dopo la rinuncia della Svp a percorrere la via della norma di attuazione, è stato detto che la trattativa torna a riguardare solo la convenzione da 15,4 milioni con cui oggi la presidenza del Consiglio dei ministri finanzia alla Rai i programmi per le minoranze lingusitiche, in questo caso le ore di trasmissione da Bolzano in tedesco e ladino.

La Provincia assumerebbe su di sé la convenzione, liberando il governo da tale finanziamento. Ma Durnwalder anticipa che si può pensare a una operazione più larga. «Ci sono più ipotesi sul tappeto». Dopo l'incontro dell'altro giorno a Bolzano con Comanducci e De Siervo, spiega Durnwalder, la palla torna a Roma: «Abbiamo discusso e mi presenteranno una proposta. Credo che per arrivare alla conclusione ci vorranno ancora incontri, che proseguiranno a livello romano». Una delle richieste Durnwalder la conferma, a parte quella già nota di un caporedattore per la redazione ladina: un canale tutto dedicato alle trasmissioni e informazione locale. L'obiettivo era emerso in più interventi al convegno del 25 marzo organizzato dalle redazioni della Rai: sfruttare le possibilità offerte dal digitale.

Così Durnwalder: «I programmi bolzanini vengono diffusi oggi su un canale in cui si inseriscono anche programmi nazionali. Visto che è diventato tecnicamente possibile, si potrebbe avere un canale interamente dedicato alle trasmissioni locali, senza sovrapposizioni».

Durnwalder pensa a un canale riservato solo alle trasmissioni in lingua tedesca e ladina, o anche alla produzione locale in italiano? I maligni sono pronti a giurare che il primo sia l'obiettivo. Ma Durnwalder risponde: «No, vorrei che anche il gruppo italiano potesse avere più informazioni a livello provinciale. Oggi l'offerta è ridotta e mescolata alle informazioni trentine. Si potrebbe invece allargare anche la rete della programmazione italiana sull'Alto Adige».

Questo ampliamento però non potrebbe essere finanziato con gli attuali 15 milioni, che, si dice, non coprirebbero neppure l'attuale programmazione tedesca e ladina. Non a caso già settimane fa Brugger aveva spiegato che si cerca di avere più chiarezza su cosa viene effettivamente finanziato con il budget garantito dalla convenzione. In ogni caso un aumento di programmazione comporterebbe un incremento dei fondi e giuridicamente allo stato attuale la convenzione non tocca la programmazione italiana. Se la Provincia intendesse potenziare tutta la produzione, anche quella italiana, serviranno strumenti diversi. Esclusa per il momento la norma di attuazione, che ha trovato il gelo in Commissione dei 6 anche da parte degli esponenti governativi, oltre alla convenzione si potrebbe percorrere la strada del contratto di servizio, da stipulare tra Provincia e Rai. Per questo Durnwalder accenna al fatto che ci siano «più ipotesi sul tappeto».

Nelle redazioni resta alta l'attenzione. Per la settimana prossima la redazione italiana tornerà a riunirsi in assemblea. I giornalisti chiederanno al direttore della sede locale Carlo Corazzola di avere informazioni sulle trattative tra Provincia e azienda.

© RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Tennis

Sinner torna in campo, nel Principato primo allenamento verso il Roland Garros

Dopo le cure all’anca al J Medical, Il campione di Sesto ha ripreso in mano la racchetta a Montecarlo sotto la supervisione coach Vagnozzi e Cahill. Ma non ha sciolto le riserve sulla sua partecipazione a Parigi (foto Instagram Sinner)

LA SPERANZA Il post di Cahill che fa sperare i tifosi
IL CAMPIONE "A Parigi solo se sarò al 100%"
DOLORE Per il problema all'anca Sinner si affida al centro della Juve
GOSSIP Nuova fiamma per Jannik? Il gossip su Anna Kalinskaya

Attualità