BOLZANO

Alto Adige, ripristinati i controlli alle frontiere per il «G7»

Polizia, carabinieri ed esercito mobilitati al Brennero, a San Candido e a Passo Resia. La questura: «Verifiche a campione, non fermeremo tutte le vetture»


di Alan Conti


BOLZANO. I leader dei Paesi più potenti sono attesi il 26 e il 27 maggio a Taormina, in Sicilia. Dall’altro capo dello Stivale, però, il G7 è già realtà perché lungo tutti i confini nazionali sono stati rafforzati sensibilmente i controlli all’ingresso. Una conseguenza naturale della sospensione del trattato di Schengen per quanto attiene la libera circolazione delle persone in Europa. Una scelta dettata da ragioni di sicurezza. Al Brennero, a Vipiteno, a Prato alla Drava e a Passo Resia dunque in 200 tra carabinieri, polizia ed esercito saranno impegnati a verificare i documenti delle persone in transito. «Non tutti i veicoli saranno fermati e controllati - specifica il primo dirigente della questura di Bolzano Giorgio Porroni - ma di certo ci sarà un’attenzione maggiore».

Ecco, dunque, che sulla Statale del Brennero sarà bene tenere a portata di mano la carta d’identità. Discorso simile per la barriera autostradale di Vipiteno e lungo le arterie che portano in Austria a Prato alla Drava a San Candido e a Passo Resia. Il giro di vite sui controlli durerà fino al 30 maggio e riguarderà anche i treni. Saranno aumentate, infatti, le verifiche sui convogli in arrivo dall’Austria, dalla Germania o dalla Svizzera.

I disagi per gli automobilisti, comunque, dovrebbero essere contenuti. Difficile si possano formare lunghe code alle frontiere.

Nel frattempo l’Unione Europea ha rigettato nuovamente la richiesta dell’Austria di rafforzare i controlli al Brennero. Bruxelles, infatti, ha ribadito il suo no ad un rafforzamento delle forze delle ordine austriache lungo il confine con l’Italia. Ha confermato ufficialmente, invece, la proroga per altri sei mesi dei controlli lungo altri confini dello spazio Schengen in Austria, Germania, Svezia, Norvegia e Danimarca.

Secondo il regolamento Schengen, si tratta dell'ultima proroga possibile per questi territori.













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