Alto Adige, vacanti 18 posti da primarioL'Asl li blocca: "Prima la riforma"

In Alto Adige esistono 122 primariati, 18 ancora vacanti. Per il consigliere provinciale Urzì (Pdl) "Piuttosto che darli ad un italiano li lasciano vuoti". Secca la risposta del direttore dell’Asl Andreas Fabi: "Prima la Riforma, poi metto a punto l’organico"



BOLZANO. In Alto Adige esistono 122 primariati, 18 ancora vacanti. Per il consigliere provinciale Urzì (Pdl) «Piuttosto che darli ad un italiano li lasciano vuoti». Secca la risposta del direttore dell’Asl Andreas Fabi: «Prima la Riforma, poi metto a punto l’organico».
Centoventidue posti in tutto. Centoquattro occupati.
Questa la situazione fotografata dall’assessorato alla sanità al 30 giugno scorso.
Il dettaglio vede i primariati italiani al 26,47% (previsti 32 posti, occupati 28), i tedeschi al 69,15% (previsti 85 posti, occupati 73) ed i ladini al 4,37% (previsti 5 posti, occupati 3). Il presidente del consiglio provinciale Mauro Minniti (Pdl) chiede che le poltrone vuote vengano occupate al più presto nel rispetto della proporzionale.
Giulio Donazzan, presidente dell’Anpo, l’associazione dei primari ospedalieri, ha più volte ricordato - tirandosi fuori da ogni bega etnica - che «purtroppo il ritardo nell’assegnazione degli incarichi è una gran brutta abitudine di questa Asl che tiene in ballo il cosiddetto facente funzioni. Al quale può anche capitare, dopo due o tre anni di impegno e lavoro, di sentirsi dire “grazie è stato bravo ma adesso si faccia da parte”». L’ospedale di Bolzano al momento conta più d’un facente funzioni: Dermatologia (Thaler), Pediatria (Pescollderungg), Anatomia Patologica (Mazzoleni), Nefrologia (Giacon) e Rianimazione (Zanon). Qualcuno sarà confermato e diventerà primario a tutti gli effetti, qualcun altro si vedrà ringraziare, caldamente ma ringraziare.
Il direttore generale dell’Asl unica, Andreas Fabi, spiega che «prima di ricoprire tutti i posti vacanti voglio capire bene in che direzione va la Riforma clinica».
Perché? «Perché ogni primario nominato sta in carica cinque anni e non ci possiamo permettere errori. Dobbiamo vedere quali reparti saranno messi in rete e quali no». Vuole dire che cadrà qualche testa? «Voglio dire che prima devo avere in mano la Riforma. Tre mesi di tempo e poi faremo tutte le nomine che servono». Dottor Fabi, diciotto posti vuoti sono parecchi... «In parte si sono liberati solo di recente e non ci sono stati i tempi tecnici per fare di più. Per un’altra parte siamo avanti ed abbiamo già indetto i concorsi. Ci capita anche, e di questo nessuno parla mai, di non trovare i candidati come è successo per esempio con la Pediatria di Silandro». Ma l’Anpo dice che siete troppo lenti. «Non è vero, facciamo il possibile. I tempi si allungano per vari motivi. Succede per esempio quando il primario che se ne va è di un gruppo linguistico ed il facente funzioni di un altro».
E sempre Minniti in un’interrogazione depositata ieri chiede alla giunta di sapere quanti posti letto sono gestiti da primari italiani, quali sono i primari che guadagnano di più ed a quale gruppo etnico appartengono. «La vicenda è sempre la stessa - precisa - non tutti i primariati sono uguali. Ci sono quelli di serie A e quelli di serie B. In tempi di Riforma clinica vorrei sapere come è messo il gruppo etnico italiano».

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