Amianto al Maiense: la ristrutturazione adesso si complica

Il materiale trovato in pavimenti e pannelli: sigilli al cantiere Lievitano i costi per risanare l’edificio affittato dal Comune


di Giuseppe Rossi


MERANO. A quasi due mesi dall'apertura del cantiere per la ristrutturazione dell'ex convitto Maiense di Maia Alta, Comune e ispettorato provinciale sul lavoro scoprono che pavimenti e pannelli divisori sono intrisi di amianto. L'altro giorno i carabinieri, proprio su segnalazione dell'ufficio provinciale, ha posto i sigilli al cantiere bloccando i lavori dell'impresa Prünster, che aveva vinto l'appalto dei lavori (224 mila euro con un ribasso del 12%).

L'adeguamento del Maiense si è reso necessario per consentire a fine ottobre - ma a questo punto uno slittamento della consegna dell'opera ultimata è inevitabile - alla scuola di musica di lingua tedesca di lasciare l'attuale sede alle ex Schweitzer di via XXX Aprile. Quest'ultimo edificio con il nuovo anno sarà a sua volta completamente ristrutturato per ospitare in futuro in maniera definitiva l'istituto guidato dal preside Alexander Veith.

Ora bisogna decidere la portata dell'intervento di bonifica per l'istituto di via Virgilio: in caso di asporto radicale dell’amianto c'è da supporre che il costo dell'intervento, originariamente fissato in 380 mila euro totali, sia destinato a raddoppiare. Il Comune è affittuario dell'ex convitto, toccherà quindi anche alla Congregatio Jesu proprietaria dello stabile, dire la sua. E tutto dipenderà se l'istituto religioso, proprietario anche del convitto di piazza Rena, sarà disposto a metterci del proprio, visto che l'occupazione del Comune dovrebbe limitarsi a tre anni. Impensabile comunque che i ragazzi dell'istituto musicale possano trascorrere 36 mesi su pavimenti d'amianto. La cosa che però lascia perplessi è il fatto che, prima di autorizzare a finanziare il progetto e quindi mettere mano all'ex Maiense, nessuno abbia pensato di fare almeno una verifica sull'edificio, per controllare eventuali fonti di inquinamento. Se fosse stato fatto si sarebbe scoperta la presenza dell'amianto e quindi si sarebbe potuto decidere a priori se investire nell’ex convitto o trovare una soluzione alternativa.

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