Andriollo o Franch in giunta? L’ultima parola al gruppo Pd 

I nomi in campo. Il coordinatore Repetto: «Il tema delle donne c’è. Valuteremo voti, competenze e questione di genere» Caramaschi pensa a un incarico speciale per Stefania Baroncelli. Sulle deleghe: «Litigare non serve. Sarò giusto» 



Bolzano. Se la legge prevede almeno due donne in giunta, perché non potrebbero essere tre? È questa la decisione che dovrà essere presa dal Pd nei prossimi giorni. È il partito con il maggiore numero di consiglieri della coalizione Caramaschi ed ha eletto tre donne esperte, l’ex assessora Monica Franch, l’avvocatessa Monica Bonomini e la professoressa universitaria Stefania Baroncelli. È questo il risultato di una campagna elettorale dedicata anche alla necessità di avere più donne in politica. Il consigliere Silvano Baratta ha rovinato il sabato al collega e assessore in pectore Juri Andriollo dichiarando «il Pd faccia un atto di coerenza». Di questo discuterà domani sera il coordinamento cittadino. Se Stefano Fattor, il più votato, è blindato per la giunta, il secondo posto previsto per il Pd potrebbe andare ad Andriollo oppure a una donna. In questo caso, la favorita è l’uscente Monica Franch, la più votata tra le elette del Pd. Il coordinatore cittadino Sandro Repetto riassume la situazione: «È evidente che il tema delle donne si pone. Nella scelta si terrà conto dei voti ricevuti, delle competenze e della questione di genere». Il partito cittadino darà una indicazione, anticipa Repetto, «ma l’ultima parola arriverà dal gruppo consiliare, perché è il gruppo che in aula dovrà votare la giunta». Nel Caramaschi bis entrerà di sicuro in giunta Chiara Rabini (Verdi). La Svp dovrebbe scegliere Johanna Ramoser, la più votata in assoluto. Se invece la Svp punterà ancora su Stephan Konder, il Pd non avrà nulla da decidere: la seconda assessora sarà «dem». Ma se la Svp sceglierà Johanna Ramoser, perché il Pd non dovrebbe dare un segnale, indicando la terza donna? Monica Franch naturalmente comunica: «Aspetto serenamente. Certo che Trento è un bell’esempio...». La giunta paritaria di Franco Ianeselli. Andriollo non vuole entrare in una diatriba di genere, dice: «Vedo una questione di opportunità e di capacità di ricoprire le deleghe».

Caramaschi e le fibrillazioni

Il sindaco registra le proteste e le richieste dei partiti. Tra Pd e Verdi c’è nervosismo, perché la mobilità potrebbe andare a Stefano Fattor e il sociale essere confermato ad Andriollo. Ma una delle due competenze viene reclamata dai Verdi insieme all’ambiente. Caramaschi invita tutti alla calma: «Sarò giusto nelle mie scelte, che baserò sulle competenze delle persone. Anzi, li avverto: avranno tutti molto da fare e sarò esigente». Infine anticipa una scelta. Se Stefania Baroncelli non entrerà in giunta, così Caramaschi, «vorrei valorizzarla ugualmente. È prezioso avere una ex pro rettrice tra noi. Penso a un incarico speciale per i rapporti con l’università e le istituzioni di ricerca. Ha ragione chi dice che serve un migliore raccordo tra la città e l’università, che è un concentrato di intelligenze e innovazione». FR.G.

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antonella mattioli

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