Anziani e lungodegenti, si allunga la lista d’attesa

Dopo la vendita dello Zarenbrunn i residenti rischiano di non trovare più posto Kury: «I conti non tornano: a Fonte San Martino 90 posti ma ne servono 150»


di Massimiliano Bona


MERANO. «I conti proprio non tornano: con la vendita del complesso Zarenbrunn, dove attualmente sono ospitati 40 anziani, la situazione diventerà critica»: alla capogruppo dei Verdi in consiglio comunale Cristina Kury non è proprio piaciuta la decisione del Comune di cedere alle pressioni della Provincia (costo dell’operazione 6,8 milioni) per soddisfare le esigenze dell’associazione Borodine. «La verità è che mancano sia posti per lungodegenti che alloggi protetti. Non è un caso che 35 meranesi, in questo momento, siano sistemati - provvisoriamente secondo il Comune - al vecchio ricovero di Tesimo, con tutti i problemi che ne conseguono per parenti e pazienti». Attualmente allo Zarenbrunn ci sono 22 persone a Villa Petersburg e 18 a Villa Caterina. «Chi sta a Villa Petersburg, struttura gestita dalla fondazione Pitsch, dovrà andare via a marzo, mentre gli ospiti di Villa Caterina hanno ancora davanti due anni».

La giunta comunale ha promesso che troverà soluzioni alternative per tempo. Ma per i Verdi, che questa settimana presenteranno un’interrogazione sul tema, si è agito con troppa fretta. «È vero che a Fonte San Martino sono previsti, o quantomeno sono stati pianificati, 90 posti per lungodegenti in 4 anni. Ma non basteranno di sicuro. Se sommiamo, infatti, le 35 persone attualmente a Tesimo alle 22 ospitate a Villa Petersberg e aggiungiamo le 60 - 90 persone attualmente ospitate dalla cooperativa Sonnenschein, la cui attività futura non è garantita, resta un “buco” di una cinquantina di posti».

Secondo la Kury non c’è di che essere ottimisti nemmeno per quanto riguarda gli alloggi per anziani. «È sicuramente vero che tra poco inizieranno i lavori per la messa a disposizione di 40 nuovi alloggi in via Toti. Ma il numero corrisponde esattamente a quelli presi in affitto dal Comune a Villa Melchiori e a Villa Maria. E Il Comune ha detto chiaramente di voler fare a meno di entrambe. In concreto: per i 18 alloggi che andranno persi a Villa Caterina non è prevista alcuna alternativa. Tutti questi calcoli non tengono conto inoltre delle liste d’attesa, sulle quali la giunta non è mai stata precisa, e del prevedibile aumento delle richieste. Merano, dopo il capoluogo, è la cittadina con il maggior numero di anziani, e pertanto serve un piano articolato anche per il medio-lungo periodo. L’idea di vendere, poi, una struttura collaudata e gradita dai residenti mi fare davvero una follia».

La capogruppo dei Verdi critica anche duramente la strategia della Provincia: «Ha versato quasi sette milioni di euro per lo Zarenbrunn con un’operazione lampo e tutto per mettere gratuitamente a disposizione il complesso dell’associazione Borodine. Non si capisce nè l’urgenza e tantomeno quale sia la contropartita a fronte di un notevole esborso di soldi pubblici. Gli unici a pagare, per ora, sono gli anziani con le loro famiglie».

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