Api minacciate dai pesticidi I Verdi: «Provincia immobile»
BOLZANO. Dopo che lo studio Apistox (febbraio 2017) ha dimostrato la correlazione tra la morte delle api e l’uso dei pesticidi, il gruppo verde ora vuole sapere se sono stati presi dei provvedimenti...
BOLZANO. Dopo che lo studio Apistox (febbraio 2017) ha dimostrato la correlazione tra la morte delle api e l’uso dei pesticidi, il gruppo verde ora vuole sapere se sono stati presi dei provvedimenti adeguati. Per questo è stata inviata una interrogazione in consiglio provinciale, alla quale dovrà ora rispondere l’assessore all’agricoltura Arnold Schuler.
«Quali conclusioni trae l’assessorato provinciale dallo studio Apistox, a un anno dalla la sua pubblicazione?», chiedono i consiglieri provinciali dei Verdi Brigitte Foppa, Hans Heiss e Riccardo Dello Sbarba.
Che proseguono: «Esiste ancora in Alto Adige del miele in cui non siano presenti derive da fito“sanitari”?» E poi, vanno oltre, «come si devono comportare gli apicoltori, che temono le derive nei pollini?»
L’assessore Schuler, proseguono i consiglieri Verdi, « è consapevole che non solo le mele vengono impollinate dagli insetti, ma che l’80% della produzione alimentare dipende da loro?»
L’agricoltura integrata dell’Alto Adige «può rinunciare a Neonikotinoide e Glifosato? Sono davvero stati tolti dalla circolazione questi principi attivi dopo la pubblicazione dello studio?»
E ancora: «Si sta pensando a delle alternative (dove le api possano trovare fonti per la loro alimentazione nei periodi tra le grandi fioriture) che dovrebbero venire create al più presto possibile? Che cosa è già stato fatto a questo proposito?» È stata ponderata «la creazione di aree protette?» Il provvedimento «sulla limitazione dell’irrorazione alle fasi della giornata in cui le api non volano è stato attuato?»
E infine: «In quale forma è stata continuata l’attività di ricerca presso il centro sperimentale di Laimburg, secondo quanto annunciato dal suo direttore?»