Apre psichiatria: quindici letti per curare i ragazzi
Inaugurato il reparto con colori morbidi e un giardino Venticinque esperti affrontano i problemi degli adolescenti
MERANO. «Iniziamo oggi una grande avventura, fortemente voluta da tutti i responsabili della sanità. Fra un anno ci ritroveremo qui per fare il punto su come è andato questo cammino che iniziamo pieni di buona volontà»: con queste parole la dottoressa Donatella Arcangeli, responsabile della divisione di psichiatria e psicoterapia dell'età evolutiva, ha preceduto, ieri mattina all'ospedale Tappeiner, l'inaugurazione del nuovo reparto realizzato presso l'ala del vecchio ospedale che fino a qualche mese fa ospitava i post-acuti. Quindici i letti, tre in forma di clinica diurna, sono a disposizione. Ogni stanza è stata pitturata con colori pastello giallo, verde ed azzurro ed è dotata di mobili che garantiscono sia il relax che la sicurezza. I giovani pazienti avranno anche a disposizione un giardino. Complessivamente lavoreranno 25 persone (fra medici, psicologi, infermieri, fisioterapisti, assistente sociale ed una segretaria) che la dottoressa Arcangeli ha presentato al pubblico intervenuto alla inaugurazione. Fra i presenti, oltre allo staff sanitario del Tappeiner e dell'ospedale di Silandro, anche il direttore generale dell'Asl Andreas Fabi e la consigliera provinciale Veronika Stirner Brantsch. C'era anche l'assessore provinciale Richard Theiner che s'è sempre battuto per l'apertura del nuovo reparto «che si aggiunge alle cure psichiatriche ambulatoriali e che la Provincia ha voluto fra le priorità nonostante i tagli imposti da Roma». Prima di Theiner c'era stato il benvenuto di Irene Pechlaner. La direttrice del comprensorio sanitario meranese ha evidenziato come «Sia stato grande lo sforzo di tutti per arrivare ad aprire questo reparto per venire incontro alle esigenze dei ragazzi fra i 12 ed i 18 anni che hanno problemi psichici. Il lavoro in team è stato determinante per mettere a disposizione il reparto che è costato complessivamente 285 mila euro». Il professor Andrea Conca coordinatore del servizio di psichiatria e psicoterapia dell'età evolutiva ha evidenziato come «Qualunque ricovero deve essere visto solo come una pietra nel mosaico della rete provinciale. Tutte le possibilità ambulatoriali devono essere prima provate affinchè un giovane possa essere poi in seguito ricoverato».
©RIPRODUZIONE RISERVATA