Area verde a Pineta, c’è il ricorso contro la nuova destinazione

I titolari del locale confinante contestano la modifica del Puc Il Comune vuole quel terreno a costo di doverlo espropriare


di Bruno Canali


LAIVES. Appena rientrato dalle ferie, Giovanni Seppi, assessore all'urbanistica del Comune di Laives, si è ritrovato sulla scrivania il (in realtà previsto) ricorso al Tar, il Tribunale amministrativo regionale, che i proprietari della pizzeria “La Torre” di Pineta, hanno promosso contro la decisione comunale di variare il Piano urbanistico per trasformare il fazzoletto di terreno incolto (2800 metri quadrati circa) che si trova fra la pizzeria e il parco pubblico di Pineta. L'area, giusto ricordarlo, è un residuo dell'ex campagna proprietà del conte Toggenburg e quel fazzoletto rimasto è classificato per questo motivo come verde agricolo con un vincolo di tutela.

Il Comune di Laives ha deciso di acquistarlo per trasformarlo in area per attrezzature colletive, ovvero per aggiungerlo all’area del parco esistente. Una volontà che si vuole concretizzare, anche a costo di arrivare all'esproprio, contro la volontà dei titolari della pizzeria, cosa che a questo punto sarà inevitabile, visti gli sviluppi della vicenda.

Per questo c'è da mettere in conto però un allungamento dei tempi entro i quali l'amministrazione comunale entrerà verosimilmente in possesso di quei 2800 metri quadrati per aggiungerli al parco già esistente, così come rimane per adesso un'incognita il prezzo che l'amministrazione dovrà pagare per acquistarlo. A tale proposito fa da rferimento una lettera che ancora lo scorso anno il conte Toggenburg scrisse al Comune di Laives, lettera nella quale offriva il terreno a 170 mila euro circa. Poi però qualche cosa dev'essersi inceppato perchè l'amministrazione comunale aveva fatto passare il tempo senza decidere, con il risultato che quel terreno sarebbe nel frattempo entrato nell'interesse della pizzeria “La Torre”, non si sa a quale prezzo. Secondo i suoi proprietari infatti, ancora quando sindaco di Laives era Giovanni Polonioli ci sarebbe stata la volontà di lasciare quegli ultimi 2.800 alla pizzeria, ritetenendo sufficienti per il parco (come è poi stato effettivamente) gli altri diecimila.

La situazione è cambiata con l'attuale amministrazione comunale, che ha deciso a un certo punto di aggiungere anche il residuo che per qualche anno è rimasto incolto. Se ne è discusso non molto tempo fa in consiglio comunale, decidendo alla fine di acquistare il residuo di terreno agricolo, anche a costo di espropriarlo. L'unica concessione che l'ente pubblico è disposto a fare alla pizzeria è lasciare una fascia di rispetto lungo il bordo della proprietà privata, in modo che poi se si farà il parco pubblico la gente non arrivi fin sotto le fnestre della pizzeria.

Adesso c'è il ricorso, come era previsto e così scatta l'attesa per conoscere il pronunciamento del Tar per vedere poi, altra ipotesi da vagliare comunque decida il Tar, quali altre azioni legali intenderanno promuovere i proprietari della pizzeria per contrastare la decisione del Comune.

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