Arrestati due passatori vicino al confine di Resia

Cercavano di portare in Austria 4 clandestini nigeriani, fermati dai carabinieri Ieri mattina la condanna del giudice rispettivamente a 14 ed 8 mesi di reclusione


di Ezio Danieli


SILANDRO/CONFINE DI RESIA. Hanno favorito l’immigrazione clandestina e sono stati arrestati dai carabinieri di Silandro che li hanno sorpresi nella zona del valico di confine di Resia. È questo il risultato di una sistematica e pianificata azione di controllo del territorio posta in essere dai carabinieri della Val Venosta, nell’ambito di una più complessa attività di raccordo e prevenzione operata dal comando provinciale di Bolzano.

I militari dell’Arma che stavano controllando la zona di confine con l'Austria, nel comprensorio di Resia, hanno notato, nella notte di due giorni fa, intorno all’una, un’autovettura sospetta che si muoveva in direzione del confine austriaco. L’atteggiamento degli occupanti ha insospettito i carabinieri che hanno inseguito il mezzo ed imposto l’alt.

Alla guida dell'auto c'era un cittadino moldavo residente in Germania e, accanto a lui, un indiano residente in provincia di Cremona. Ma a chiarire il perché di quell’andatura cauta nelle strade verso il confine dell’Austria è stata l’identificazione degli altri occupanti: quattro cittadini nigeriani, clandestini sul territorio nazionale, di cui una donna in stato di gravidanza. I quattro sono stati condotti alla caserma di Resia dove, oltre ad altri militari intervenuti dalle stazioni di Malles e Sluderno, hanno avviato le procedure di identificazione e, con personale medico, accertato le loro condizioni di salute, segnalando infine la loro presenza alla questura di Bolzano. Diverso destino per i due passatori: condotti alla compagnia di Silandro sono stati dichiarati in arresto con l’accusa di favoreggiamento all’immigrazione. I due uomini, di quaranta e trent’anni, sono stati quindi tradotti al carcere di Bolzano, a disposizione dell’autorità giudiziaria del capoluogo. Sono comparsi ieri mattina dinanzi al giudice del tribunale di Bolzano e sono stati condannati a 14 e 8 mesi di reclusione.

Si tratta di un risultato importante sul fronte della prevenzione generale e del controllo del territorio, evidentemente frutto di una spiccata attenzione e sensibilità delle stazioni dei carabinieri che operano con particolare attenzione territorio di tutta la provincia.

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