Arrestato con un chilo di hashish in casa 

Nella sua camera Ipes in via Castel Firmiano un trentaduenne russo aveva anche 10 chili di sigarette di contrabbando



BOLZANO. Incastrato dalla multa trovata all’interno dello zaino in cui era nascosto un chilo di hashish e di cui lui negava d’essere proprietario. È così, messo di fronte alla schiacciante evidenza dei fatti, un trentaduenne russo residente nella Casa Albergo Ipes per lavoratori di via Castel Firmiano non ha potuto più negare ed è stato arrestato. A illustrare i dettagli dell’operazione, ieri mattina in questura a Bolzano, c’erano il commissario capo Francesco Capristo, vice dirigente della Squadra Mobile di Bolzano, e il tenente Adriana Curto, comandante del Nucleo Operativo della Guardia di Finanza.

Tutto è partito dalla segnalazione del custode della struttura, insospettito dall’andirivieni di persone dalla camera occupata dal giovane russo e da un altro ragazzo. Gli investigatori della Squadra Mobile, fatti i dovuti accertamenti, hanno deciso di entrare in azione e, per farlo, hanno chiesto il supporto delle unità cinofile delle Fiamme Gialle intervenute con il cane Escort.

Grazie all’infallibile fiuto del cane, nell’appartamento, agenti e militari hanno ben presto rinvenuto lo zaino con dieci panetti di hashish (valore complessivo sul mercato al dettaglio di circa 8/10 mila euro), ma siccome gli inquilini erano due sarebbe stato difficile stabilire a chi dei due questo appartenesse. Anche perché il russo negava con fermezza di esserne il proprietario. A togliere ogni dubbio e a metterlo di fronte alle sue responsabilità ci ha pensato un verbale di contravvenzione fatta nel comune di Loreto e intestato proprio al trentaduenne poi arrestato. Ma i guai non erano finiti per il giovane, pregiudicato per reati specifici, ma in regola sul nostro territorio e in possesso di regolare lavoro. Oltre alla droga, infatti, sono stati trovati duemila euro in contanti e due bilancino di precisione. Non solo. Polizia e Guardia di Finanza hanno compiuto controlli anche sulla vettura del trentaduenne e nella cantina. E proprio nei locali interrati della palazzina Ipes, sono stati trovate 50 stecche di sigarette di contrabbando (10 chili di tabacchi).

Per fortuna sua, in questo caso, per la detenzione di un quantitativo di tabacchi di contrabbando il reato è stato depenalizzato e ora si parla “solo” di una sanzione amministrativa. Ma c’è comunque poco da star allegri. «La sanzione amministrativa prevista dalla legge – spiega la tenente Curto – va da un minimo di 5000 euro ad un massimo di 50 mila». Comunque vada, insomma, il russo rischia di pagare caro la sua illecita attività.

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