Arrestato il maestro orco 

Filmato mentre “accarezza” una dozzina di alunne di una scuola elementare altoatesina 


di Paolo Tagliente


BOLZANO. I palpeggiamenti e le carezze erano compiuti con naturalezza, quasi fossero normali segni d’affetto. Ma di naturale, nel comportamento tenuto da un maestro elementare di una scuola altoatesina nei confronti delle sue alunne, non c’era davvero nulla. Per questo, l’uomo è stato arrestato e, dopo una decina di giorni in carcere, ora si trova ai domiciliari. La vicenda, sulla quale omettiamo volutamente molti dettagli per evitare che possano essere riconosciute la scuola e le piccole vittime dell’insegnante, ha avuto inizio qualche mese fa, in maniera singolare. Sì, perché a mettersi nei guai è stato il maestro stesso nel corso di un’assemblea di classe a cui erano presenti numerosi genitori. Nel corso della riunione, oltre all’analisi degli aspetti didattici e dell’andamento della classe, l’insegnante ha formulato un singolare invito alle mamme e ai papà: «Potete dire ai vostri bambini di non esagerare con i gesti d’affetto nei miei confronti? Non vorrei potessero essere male interpretati...». Cosa intendeva dire l’uomo con quelle parole? Cosa succedeva in quella classe? Domande che la madre di una delle alunne si è subito posta e ha subito posto alla figlioletta. La bimba, con tutta l’ingenuità che contraddistingue una creatura di nove anni, ha subito spiegato che non erano certo lei e i suoi compagni ad avere slanci d’affetto nei confronti del maestro, ma che, anzi, era l’uomo a lasciarsi andare ad atteggiamenti “strani”. Atteggiamenti che, si è scoperto nelle settimane successive, andavano ben oltre il comprensibile affetto che un insegnante può avere per scolari di quell’età. La donna ha così interpellato la dirigente scolastica che, a sua volta, ha contattato la polizia di Bolzano rendendola partecipe dei terribili sospetti sorti sul maestro. La Squadra mobile della questura, diretta dal vice questore aggiunto Giuseppe Tricarico, s’è subito attivata attraverso il personale della Sezione specializzata nelle indagini sui reati alla persona. In particolare, gli investigatori hanno sistemato nell’aula scolastica dove l’insegnante teneva le sue lezioni delle microcamere per riprendere ciò che accadeva. In particolare, una “spia” è stata posizionata sotto la cattedra in modo da poter filmare quanto accadeva in una zona nascosta agli occhi della maggior parte dei bambini. Ed è stata proprio quella microcamera a raccogliere le immagini che hanno sconvolto gli inquirenti e inchiodato il maestro alle sue responsabilità. Pochi secondi - ma i filmati sono numerosi, durano decine di minuti e mostrano molestie su una dozzina di bambine - in cui si vede l’uomo accarezzare in maniera inequivocabilmente lasciva una bimba che gli si era avvicinata per chiedergli qualcosa e con la quale ha parlato qualche istante. Quella mano che scivola da dietro, sul corpo della giovanissima alunna, ha fatto accapponare la pelle agli investigatori che, mostrato il materiale raccolto al sostituto procuratore di Bolzano Luisa Mosna, hanno ottenuto ed eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti dell’insegnante. Nei giorni scorsi, assistito dal suo avvocato, il maestro è stato interrogato dal giudice per le indagini preliminari Peter Michaeler, ma si è avvalso della facoltà di non rispondere. Il gip ha convalidato la custodia cautelare in carcere e, nei giorni scorsi, ha concesso all’imputato di attendere a casa l’inizio del processo. L’insegnante dovrà rispondere del pesantissimo reato, contemplato dall’articolo 609 quater del codice penale, di atti sessuali con minorenne di età inferiore ai 14 anni.













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