Asili, a Egna aumentano i costi ma le rette restano invariate

La giunta ha deciso di far pagare però a tutti metà mese a giugno per riuscire a pareggiare le uscite Si oscilla dai 65 agli 84 euro ma per chi risiede fuori dal Comune si arriva a 97,50 euro al mese


di Massimiliano Bona


EGNA. Con uno sforzo non da poco, sebbene siano aumentati in modo significativo i costi di gestione, che ora sfiorano il mezzo milione di euro l'anno, la giunta comunale di Egna - guidata dal sindaco Horst Pichler - è riuscita a non aumentare le rette delle scuole materne di Egna e Laghetti.

Per la frequenza ordinaria bisognerà pagare 65 euro al mese per il primo bambino iscritto, 46 euro per ogni ulteriore figlio e 75 euro per i bambini provenienti da un altro Comune (posto che ci siano ancora posti disponibili). Le famiglie che scelgono invece il tempo prolungato dovranno pagare 84 euro al mese per il primo bambino, 65 euro per ogni ulteriore figlio e 97,50 euro per ogni bambino la cui famiglia risulti residente fuori dal Comune.

La giunta a quest'ultimo riguardo ha deciso comunque di fare alcune eccezioni.

«I bambini residenti a Termeno che abitano in via Stazione, ma anche quelli residenti a Montagna nel caseggiato ex Pinzonerhof, sono considerati a tutti gli effetti come residenti ad Egna perché la distanza è davvero minima».

Per cercare di rimpinguare le entrate la giunta ha deciso, a differenza dell'anno scolastico 2015-2016, di richiedere il versamento della retta anche nel mese di giugno. Ogni famiglia dovrà versare il 50 per cento in quanto l'anno si concluderà proprio a metà del mese.

Si è deciso anche di riscuotere, per ogni pasto consumato dal personale scolastico presso la mensa della scuola materna, un contributo spese di 2 euro e 50 centesimi.

Le spese sostenute dal Comune della Bassa Atesuna nel corso dell'anno scolastico 2015/2016 sono state di 440.130,16 euro e sono state coperte per 34.547,41 euro dal contributo provinciale, per 120,750,55 euro dalle rette di frequenza e per 4.235,00 euro dai contributi del personale. A carico del bilancio comunale è rimasta pertanto una quota di 280.597,20 euro,

«I costi risultano coperti - spiega la giunta comunale nella delibera - per il 36,25 per cento, contro una previsione del 38,76 per cento: la minor copertura è dovuta in parte al ritiro di alcuni bambini e alla conseguente minore entrata e in parte al fatto che l’anno scolastico è durato più che in passato».

La giunta provinciale, lo ricordiamo, con una delibera del 2009 aveva stabilito la quota massima della retta mensile in 78,00 euro per la frequenza ordinaria e in 102,00 euro per l’orario a tempo prolungato, importo confermato anche per il prossimo anno scolastico. Egna, almeno per adesso, ha deciso di restare leggermente al di sotto di questa soglia e questo sebbene i costi di gestione si attestino ormai a quota 460 mila euro annui.

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